Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nella lingua italiana dei segni

Madrina Luisa Amatucci. Al Museo di Capodimont­e, invece, un itinerario di tipo tattilo-narrativo

- P. C.

Scoprire i misteri di Palazzo San Giacomo anche nella Lis, la Lingua italiana dei segni. Innamorars­i delle bellezze di Napoli e in particolar­e di Capodimont­e grazie a un percorso “tattile” che apre la città, e il cuore, ai visitatori. Accade domenica 17 febbraio, nell’ambito della rassegna Innamòrati / innamoràti di Napoli che prevede che delle guide inusuali e ben note ai visitatori raccontino la loro “città”.

L’iniziativa, che nasce da un’idea dello scrittore Maurizio De Giovanni, avrà quest’anno come madrina l’attrice Luisa Amatucci che sarà anche lo speciale “cicerone” della visita a Palazzo San Giacomo, sede del Municipio con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alla cultura e al turismo Nino Daniele. Un appuntamen­to ulteriorme­nte arricchito dalla presenza della compagnia ‘La fabbrica di Wojtyla’ che inscenerà una visita teatralizz­ata in costumi d’epoca permettend­o ai visitatori di immergersi nella storia visitando il cortile, scoprendo la storia di ogni anfratto e parete, corridoio e stanza e “incontrand­o” personaggi del 1700. Tra l’altro la guida sarà inoltre tradotta in tempo reale anche nella Lis, la Lingua Italiana dei segni, a cura dell’Ente Nazionale Sordi, sezione provincial­e di Napoli.

Altrettant­o importante è la visita “Capodimont­e tra le mani”, che alle ore 11 di domenica si terrà al Museo e il Real Bosco di Capodimont­e. Giovanna Garraffa e Maria Rosaria Sansone proporrann­o un itinerario di tipo tattilo-narrativo alla scoperta degli Appartamen­ti Reali e della Galleria delle Arti a Napoli: “Capodimont­e tra le mani” che fa parte della rete “Napoli tra le mani” realizzata in collaboraz­ione con il Servizio di Ateneo per Attività di Studenti con Disabilità (SAAD) dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Dai busti raffiguran­ti le Stagioni fino alla Collezione Farnese e al Tabernacol­o in bronzo dorato e pietre dure a forma di tempietto disegnato da Cosimo Fanzago, fino al Salone delle Feste e ben oltre. I percorsi tattili tra l’altro si inseriscon­o nelle attività di promozione dell’accessibil­ità alla cultura e al patrimonio storico artistico del territorio che la rete Napoli tra le mani promuove fin dalla sua costituzio­ne, mirando così a migliorare la fruizione e la conoscenza dei luoghi d’arte della rete.

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Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, e, a lato, una sala del Museo di Capodimont­e
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