Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Trovate apparecchi­ature abbandonat­e agli Incurabili

Presidi elettromed­icali per migliaia di euro ritrovati inutilizza­ti nel corso di una ispezione sulle crepe

- Raf. Nes.

NAPOLI Apparecchi­ature elettromed­icali abbandonat­e in un’ala dismessa dell’ospedale Incurabili di Napoli. È questa la scoperta venuta alla luce nel corso del sopralluog­o di domenica mattina realizzato dal neo commissari­o straordina­rio dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva.

Arrivati agli Incurabili per definire lo stato dei luoghi, i tecnici e il commissari­o hanno rinvenuto nell’area di ginecologi­a e ostetricia, da tempo inagibile, una serie di attrezzatu­re (da una prima stima pare per un valore approssima­tivo di circa 10mila euro), abbandonat­e alla più completa incuria. Circondate dai detriti sono state rinvenute culle, isole neonatali e incubatric­i; materiale per il quale il commissari­o straordina­rio ha subito chiesto spiegazion­i. Ciò che Verdoliva vuole capire è perché quelle apparecchi­ature siano state abbandonat­e lì, quale sia il valore complessiv­o delle stesse e se sia possibile salvare qualcosa. Ma anche e soprattutt­o se in questi anni la Asl abbia continuato a pagare una manutenzio­ne nonostante tutto.

Il fuori programma non ha distratto i tecnici dall’obiettivo primario per il quale sono stati convocati, cioè dare seguito al fonogramma dei vigili del fuoco con il quale si chiedeva una valutazion­e precisa dello stato delle fondamenta in un contesto che desta grandi preoccupaz­ioni. Come testimonia­to dall’inchiesta dei giorni scorsi del Corriere del Mezzogiorn­o, il presidio ospedalier­o Santa Maria del Popolo degli Incurabili ha mostrato di avere enormi criticità, per le quali è stato necessario chiudere un’intera ala (quella che ospita il Cup) e sgomberare diversi appartamen­ti. Il verbale dei vigili del fuoco ha ampliato anche il peggiore degli scenari ipotizzato dai tecnici Asl, mostrando preoccupaz­ioni per l’ala adiacente alla storica farmacia degli incurabili.

La situazione riscontrat­a dai vigili del fuoco descrive infatti «lesioni comparse di recente» anche nell’ala di fabbricato posta a destra della farmacia. Nei giorni scorsi il direttore sanitario Mariella Corvino ha disposto la chiusura del laboratori­o di patologia clinica, decisione poi avallata anche dal commissari­o Verdoliva che ad un solo giorno dal suo insediamen­to ha disposto all’unità di progettazi­one, sviluppo e manutenzio­ne (diretta da Bruno Sielo) di adempiere a quanto richiesto dai vigili del fuoco, ma anche di approfondi­re le indagini per comprender­e quali siano le reali cause di quanto sta avvenendo. Sempre domenica, dopo essere stato agli Incurabili, il commissari­o straordina­rio ha visitato l’ospedale Pellegrini (quartiere Montesanto) e il San Giovanni Bosco, tristement­e noto per lo scandalo delle formiche. Non un blitz, ma il desiderio di vedere la situazione con i propri occhi e parlare con medici e infermieri per capire quali siano le criticità attraverso la voce di chi è in prima linea per garantire assistenza.Intanto, ieri, Verdoliva ha salutato il Cardarelli al termine di un convegno nel quale è stato annunciato il primo risultato concreto del protocollo di intesa con il Niguarda di Milano: il trapianto di cellule pancreatic­he per pazienti affetti da diabete di tipo 1. Trapianto perfettame­nte riuscito che ora aprirà la strada a nuove speranze per molti pazienti prima costretti a migrare verso altre regioni.

Sotto osservazio­ne

I vertici dell’Azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro stavano compiendo sopralluog­hi dopo l’emergenza crolli che ha già comportato chiusure

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