Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Hamsik in Cina C’è l’accordo, manca ancora il bonifico
NAPOLI Marek Hamsik è in Slovacchia e attende buone notizie per volare in Cina. L’operazione è in fase di stallo ma il Napoli ha fretta di chiudere: la deadline è giovedì. Il Dalian ha tutte le intenzioni di rispettare i patti e quindi versare i 20 milioni per il cartellino al Napoli (cinque più 15 entro un anno), ma si attendono ora le garanzie sulle transazioni. Mattia Grassani, legale del Napoli però è stato fin troppo chiaro: «De Laurentiis - ha detto l’avvocato a radio Kiss Kiss - vuole delle garanzie sul pagamento del cartellino. Su questo aspetto il presidente non transige anche se vuole accontentare le richieste del ragazzo. Abbiamo imposto la formalizzazione di una lettera di credito - continua Grassani - il Dalian è fortemente motivato all’acquisto, ma la questione si sta prolungando. Per andare avanti, bisogna accontentare le richieste del Napoli, altrimenti la trattativa salta. Se per mercoledì o giovedì l’operazione non sarà chiusa, l’affare può considerarsi sfumato».
Grassani ha poi rivelato: «Ancelotti ha presentato un ultimatum alla società cinese: o si fa come dice il presidente De Laurentiis (in termini di condizioni, ndr) o non se ne fa nulla. I tempi sono garantiti adeguatamente alla volontà del calciatore di poter affrontare questa grande opportunità, tra oggi e domani avremo un esito quasi definitivo. Le modalità con le quali la trattativa è stata condotta da questa linea: Il Napoli non è terra di conquista, di nessuno. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha imposto molto la dignità della società, portando avanti le condizioni per la cessione definitiva senza porre alcuna modifica da terzi». La trattativa è stata comunque difficile, quello che ha colpito il Napoli è stata l’ambiguità della società cinese: «Non c’è un problema sulle garanzie, ma sulle transazioni. Su questa anomalia ci sono stati punti di discordia. Questa vicenda ci ha mandati in apnea come società. Tra Hamsik e la società sportiva Napoli c’è un rapporto meraviglioso, si darà la possibilità al calciatore di accogliere la grande opportunità di andare a giocare in Cina, ma se i diktat del presidente saranno rispettati. I contratti non sono stati stilati e c’è bisogno di un confronto tra le banche».
La luxury tax, quella che impone lo stato cinese sugli investimenti superiore ai sei milioni, è stato uno degli scogli iniziali: «Noi - ha spiegato Grassani - abbiamo fatto subito chiarezza dicendo che non siamo disponibili a nessun aggiustamento e nessuna soluzione ambigua. Buona parte del trasferimento verrà tassato al 100%, quindi parliamo di un’operazione da circa 34 milioni». Hamsik è in Slovacchia e aspetta novità. Positive per lui.