Corriere del Mezzogiorno (Campania)
LEGA E 5S, AMICI-NEMICI AL GOVERNO
Tra i dossier inseriti nel famoso contratto di governo dal quale dipende il nostro destino, quelli di cui si parla sono forse i più importanti, data la fretta di Lega e 5S di apparire in pochi mesi solerti e innovatori. Logicamente c’è molto da discutere nel «merito» delle varie questioni, ma è bene riflettere pure sul «modo» col quale i due contraenti attuano gli impegni contrattuali. Che beninteso è in linea col modo di inventarsi, vinte le elezioni, il loro stare insieme da separati in casa. Si sono divisi spese e servizi, ma non si parlano e ognuno fa vita a sé. In precedenza avevano scelto le materie seguendo le aspirazioni dei loro differenti, e confliggenti, elettorati; e, pur di andare al potere, hanno evitato di approfondire i problemi. Fino al punto di non chiarirsi a vicenda il senso delle clausole contrattuali. Esemplare è il caso dell’autonomia regionale differenziata. Perché giovedì scorso il Consiglio dei Ministri ha rinviato il disegno di legge e riaperto la discussione? Proprio per la necessità di approfondire gli aspetti di un problema gigantesco, che con furbizia la Lega voleva risolvere di soppiatto, persino nascondendo le carte. Ora invece si ricomincia a discutere. A partire dalla procedura, dopo che il Presidente Fico ha detto che per un problema del genere la centralità del Parlamento è irrinunziabile. Da tempo Salvini aveva promesso, ai suoi del Nord, che la partita si sarebbe chiusa a San Valentino.