Corriere del Mezzogiorno (Campania)

LEGA E 5S, AMICI-NEMICI AL GOVERNO

- Di Mario Rusciano

Tra i dossier inseriti nel famoso contratto di governo dal quale dipende il nostro destino, quelli di cui si parla sono forse i più importanti, data la fretta di Lega e 5S di apparire in pochi mesi solerti e innovatori. Logicament­e c’è molto da discutere nel «merito» delle varie questioni, ma è bene riflettere pure sul «modo» col quale i due contraenti attuano gli impegni contrattua­li. Che beninteso è in linea col modo di inventarsi, vinte le elezioni, il loro stare insieme da separati in casa. Si sono divisi spese e servizi, ma non si parlano e ognuno fa vita a sé. In precedenza avevano scelto le materie seguendo le aspirazion­i dei loro differenti, e confliggen­ti, elettorati; e, pur di andare al potere, hanno evitato di approfondi­re i problemi. Fino al punto di non chiarirsi a vicenda il senso delle clausole contrattua­li. Esemplare è il caso dell’autonomia regionale differenzi­ata. Perché giovedì scorso il Consiglio dei Ministri ha rinviato il disegno di legge e riaperto la discussion­e? Proprio per la necessità di approfondi­re gli aspetti di un problema gigantesco, che con furbizia la Lega voleva risolvere di soppiatto, persino nascondend­o le carte. Ora invece si ricomincia a discutere. A partire dalla procedura, dopo che il Presidente Fico ha detto che per un problema del genere la centralità del Parlamento è irrinunzia­bile. Da tempo Salvini aveva promesso, ai suoi del Nord, che la partita si sarebbe chiusa a San Valentino.

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