Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Svegliarsi la mattina a Napoli è cominciare bene la giornata Ricciardi? Il film più difficile» Dopo il successo dei «Bastardi», il regista torna con il commissario Già cominciati i casting e la scelta delle location. Sei le puntate
città come Napoli non può essere raccontata solo con un colore. Quello che conta è che c’è tanto interesse nei confronti di questa città che, nel bene o nel male, è diventata un’icona culturale a livello internazionale. E’ molto più facile parlare della Napoli violenta e criminale e non ricordare che il più grande museo, che ci ricorda le nostre radici, lo abbiamo a Napoli e che, con la nascita della ferrovia, questa città fu la capitale dell’Italia moderna. Basti dare un’occhiata alle proposte teatrali che ci sono qui per comprendere quanta energia c’è in giro. Del resto, ad eccezione di Goldoni e Pirandello, il teatro napoletano è quello che ha la più lunga tradizione. Con la stessa facilità con la quale si scava nel deserto e si trova il petrolio, così un regista, quando gira a Napoli, sa di imbattersi in attori straordinari. Ma al di là degli altri possibili riferimenti culturali quello che mi ha sempre colpito di questa città è che, seppur invasa, non ha mai chinato il capo di fronte allo straniero. I napoletani sono stati gli unici al mondo che hanno cacciati i tedeschi, senza una vera e propria organizzazione. La cosa fantastica? Quando arrivarono gli americani erano già pronti per il contrabbando di sigarette».
Le differenze tra la regia di un film e di una