Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mariangela, dai tessuti alternativi
Autodidatta, ha aperto un atelier a Boscotrecase «Lavoro con carta e plastica, amo vintage e riciclo»
«La creatività è una piccola magia». Una frase che come un mantra ripete spesso Mariangela Matrone, 32 anni di Boscotrecase, creatrice di capi di abiti sartoriali unici. Una vera magia che nasce nel Napoletano tra non poche difficoltà per far emergere una giovane promessa che, grazie anche al web, conquista con proposte moda alternative. «La creatività è sempre stata parte di me. - racconta Mariangela – Sono cresciuta con una mamma sarta che mi portava in giro per mercatini ed ho sempre avuto la passione per il vintage e già a 12 anni disegnavo dei figurini, abiti che però realizzava mia zia, anche lei sarta, perché io fino a sei anni fa non conoscevo l’uso della macchina da cucire».
Dopo la laurea in scienze della comunicazione, con specializzazione in marketing e comunicazione digitale, alcune esperienze lavorative, arriva un corso di cucito. «Ho frequentato le lezioni di un’associazione del mio paese per sei mesi, ogni lunedì, con una signora con cui ho fatto cartamodelli, lavori con tessuti e realizzazione di capi».
La passione per il vintage ed il riciclo poi rendono unici i capi e la destrutturazioni diventa l’obiettivo di una carriera da fashion designer & stylist. «Sono rimasta a Boscotrecase e ho iniziato a fare abiti per me postandoli in rete ma poi hanno iniziato a telefonarmi per mostre e shooting fotografici e a commissionare vestiti per altri. -continuaMi piace usare materiali alternativi come la carta, la plastica e fili di metallo. È importante per me la materia, parti di corredo e tende antiche li rivisito e faccio abiti perché quei tessuti antichi, come il cotone al 100%, si prestano bene per le mie creazioni e sono difficili da trovare oggi. L’idea è quella di creare un pezzo unico con un tessuto bello, particolare. Amo attaccare pezzi di giacche diverse ma solo ta- gliando ad alcuni capi, senza aggiungere, ed è una modalità che si rifà al riciclo». Una tradizione che così si tramanda. «La mia famiglia è felice di questa mia attività - spiega Mariangela - da pochi anni ho un piccolo atelier vicino casa ma con Boscotrecase lavoro poco, molti clienti sono del Napoletano, un abito su misura sartoriale è visto come un bene di lusso qui in paese».
L’amore per la propria terra prende vita nella linea di abiti nata per partecipare ad un concorso di moda per artisti emergenti a Milano: «È stata la mia terza collezione - spiega la stilista- una capsule di sei abiti ispirata a Napoli che riprende aspetti di Palazzo Reale, Sophia Loren, piazza Plebiscito, del chiostro di Santa Chiara e delle carte da gioco napoletane; a Milano è piaciuta molto, ho creato per la sfilata anche i gioielli. A Napoli ho avuto complimenti ma non riscontri di vendita credo perché gli abiti erano molto complessi. Per ora non sento l’esigenza di spostarmi ma vorrei creare un centro in cui curare a 360° lo styling delle clienti e sarà fuori Italia. Sto lavorando da sola al sito web per inserire l’e-commerce e ingrandendomi spero di dare lavoro anche a qualcuno del mio paese».