Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Anacapri, belvedere negato Disabile fa causa al Comune
Il 13 maggio udienza al tribunale di Napoli Christian Durso chiede abbattere i gradini Il sindaco Cerrotta: presto partiranno i lavori
NAPOLI Quattro maledetti gradini; che nella realtà sono una stupida manciata di centimetri ma moralmente ti spalancano un abisso: quello davanti ai piedi di Christian. La sua battaglia dura da anni: quei quattro gradini che impediscono a chi vive su una carrozzella di poter raggiungere il belvedere della Migliera, luogo simbolo di Anacapri per il suo panorama mozzafiato sul mare; gradini che non vengono aboliti in alcun modo.
La vicenda di Christian Durso, il 27 enne che in passato ha ricevuto anche il sostegno di Sergio Mattarella, finisce ora in tribunale: il 13 maggio si terrà a Napoli la prima udienza della causa per il risarcimento danni chiesto dal disabile al Comune di Anacapri. «Temo sia l’unico modo — spiega — per costringere l’amministrazione ad abbattere la barriera architettonica. Se dovessi ottenere dei soldi, ne devolverò metà ad associazioni impegnate al fianco dei disabili, e l’altra metà per creare un fondo a favore di iniziative contro le barriere architettoniche». A favore del giovane anacaprese, affetto da una patologia degenerativa muscolare, si è schierata anche l’associazione Luca Coscioni. Il Comune di Anacapri ha deciso di resistere in giudizio, ritenendo che l’attuale situazione non provochi danni a Christian. Il quale invece ricorda: «Quei quattro gradini, impossibili da scendere per me e per qualsiasi altri disabile, negano il diritto a fruire della bellezza, calpestando il principio di uguaglianza tra i cittadini. Concludo dicendo che le barriere architettoniche vanno abbattute, e che quando lo si fa, non si fa un piacere o un regalo. Dobbiamo esserne consapevoli, purtroppo bisogna pretenderle certe cose; sia quando non si fanno sia quando vogliono fare». Il giovane ha scritto due volte al presidente Sergio Mattarella: la prima risposta fu la sollecitazione della prefettura di Napoli al Comune affinché si attuasse «ogni concreta iniziativa di sostegno» nei confronti di Durso. La seconda volta giunse dal Quirinale una lettera a Christian rassicurandolo circa «l’attenzione che la Presidenza della Repubblica» rivolge al suo caso, invitandolo a «non scoraggiarsi» e auspicando che il problema «possa trovare positiva soluzione».
Il sindaco Franco Cerrotta respinge ogni abuso. «Comune e Sovrintendenza — spiega — hanno già approvato un progetto di adeguamento con una discesa a «S». Non appena ultimato l’iter burocratico sarà dato inizio ai lavori», conclude il sindaco.