Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Avvocati, la Regione vara l’equo compenso
NAPOLI Equo compenso per gli avvocati che prestano la loro opera di consulenti alla Regione Campania. Da oggi è stato stabilito con apposito provvedimento. La giunta regionale ha infatti approvato la delibera con la quale viene impartito agli uffici regionali, agli enti strumentali e alle società «in house» della Regione Campania, l’indirizzo di garantire, negli atti delle procedure ad evidenza pubblica, la tutela del lavoro autonomo e il rispetto dell’applicazione dell’equo compenso stabilito dalla normativa statale.
In particolare va assicurato che il compenso sia conforme alle disposizioni di legge vigenti in materia di equo compenso, nonché ai decreti ministeriali che fissano i parametri da utilizzare nella liquidazione dei compensi.
La delibera della Giunta nasce dal confronto definito «costruttivo e propositivo» con le rappresentanze dell’avvocatura napoletana.
«Si tratta di un importante risultato politico per tutti gli avvocati – ha commentato Antonio Tafuri, presidente del Consiglio dell’ordine forense di Napoli (al centro nella foto con i consiglieri Giuseppe Napolitano ed Elena De Rosa) – perché rappresenta il riconoscimento del valore della professione e al contempo è un deciso passo verso il rispetto dei parametri ministeriali da parte dell’intera pubblica amministrazione e verso la reintroduzione dei minimi tariffari obbligatori».
La decisione della giunta regionale, guidata da Vincenzo De Luca, è arrivata dopo le proteste dei legali che nei mesi scorsi avevano più volte denunciato l’abitudine di offrire compensi irrisori da parte di molte pubbliche amministrazioni. In particolare avevano fatto scalpore i casi di alcuni comuni dell’hinterland napoletano che avevano richiesto consulenze legali in cambio di 50 euro. Ora, almeno per la Regione, questo problema sembra superato. Dovranno essere le varie amministrazioni ad adeguarsi reintroducendo i parametri minimi tariffari».