Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bus in scarpata Chiesto appello
La Procura di Avellino ha formalizzato il ricorso in Appello contro la sentenza (sei assoluzioni) emessa l’11 gennaio scorso nei confronti dei 14 imputati nel processo per la strage di «Acqualonga», il viadotto dell’A16 della Napoli-Canosa dal quale il 28 luglio del 2013 precipitò il bus nel quale persero la vita 40 persone.
In particolare, alle aree metropolitane con tutte le opportunità che offrono nei vari settori: dal tempo libero al sistema produttivo. Si parte dal turismo con i flussi elevati (e storici) di Napoli. Ma anche con quelli di Bari che è diventata una realtà non più di «passaggio». C’è un aeroporto internazionale e dotato di collegamenti point to point con l’Europa e un porto che accoglie nei periodi estivi fino a quattro navi da crociera al giorno. Nel mezzo c’è la concorrenza degli autobus che sostanzialmente ha occupato il collegamento sfruttando la capillarità della gomma. I maggiori player sono Flixbus e Marino Autolinee che propongono soluzioni per tempi di percorrenza stimati dalle 3 ore e 5 minuti alle 4 ore per 221 chilometri da affrontare.
Ma quali sono i tempi di chiusura degli studi del Bari-Napoli diretto? La speranza è che si riesca a chiudere la partita al più presto e magari entro la fine dell’anno. Sempre che l’operazione porti a risultati «innovativi».