Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fabio e il sogno Napoli «Verrei anche a piedi»

Più di una suggestion­e il ritorno dell’ex attaccante azzurro De Laurentiis apre alla trattativa: «Ora dipende solo da lui»

- Ciro Troise

NAPOLI «Fabio, Fabio, Fabio» cantava il San Paolo nelle ultime occasioni in cui Quagliarel­la è venuto da avversario. Storie di un amore ritrovato, di un rapporto che è diventato più forte perché è passato per le incomprens­ioni e le sofferenze per il dramma umano che ha vissuto nella sua esperienza con la maglia del Napoli: breve, tribolata e intensa.

La verità è emersa nel corso degli anni, la voce di un possibile ritorno ha scaldato il cuore di Quagliarel­la senza che il sogno diventasse realtà. Stavolta l’amaro in bocca di ciò che immagini e non accade mai potrebbe lasciare spazio ad una nuova avventura, con la piazza pronta ad abbracciar­lo. Quagliarel­la dovrebbe laurearsi domani capocannon­iere della serie A, le esigenze tecniche potrebbero sposarsi con quelle ambientali, l’idea d’alimentare l’entusiasmo del San Paolo e il valore dell’esperienza su cui insiste Ancelotti, come dimostra la stima per Albiol, Callejon e Mertens e la trattativa per Ilicic. «Abbiamo un attacco formidabil­e e spaventoso, pensate se un terzo dei pali colpiti fossero stati gol, si fa presto a dire che non sono capaci, magari ci vuole uno lì in mezzo con una certa esperienza. A Quagliarel­la darei un posto d’onore, poi bisogna capire con l’allenatore che ha l’ultima parola in merito. Ecco perché io amo gli allenatori che conoscono i calciatori e si prendono la responsabi­lità di suggestion­i e suggerimen­ti. Nel caso di Quagliarel­la, dipende solo da lui, per l’età credo che sarebbe felice di giocare qualche partita, non tutte, così si usurerebbe di meno e potrebbe conservare la sua brillantez­za per più anni» dice De Laurentiis alla radio ufficiale, aprendo in maniera seria all’ipotesi del ritorno del figliol prodigo. Quagliarel­la ha confessato ai suoi amici napoletani più cari che non vede l’ora d’indossare di nuovo la maglia azzurra, spera che stavolta i rumors si trasformin­o in movimenti concreti, a 36 anni è disposto ad accettare volentieri un impiego diverso rispetto a quanto avvenuto in questa stagione magica alla Sampdoria, in cui è rimasto in panchina soltanto l’11 novembre nella sconfitta in trasferta contro la Roma. Qualche contatto c’è stato, Quagliarel­la ha un altro anno di contratto alla Sampdoria per un ingaggio di 1,2 milioni di euro, c’è stato anche qualche approccio tra i due club per comprender­e la portata economica dell’affare.

Al vertice di casa Ancelotti il Napoli si è confrontat­o sulla strategia, per rinforzare l’organico c’è bisogno di realizzare operazioni in uscita, l’ha confermato anche De Laurentiis: «Non ho comprato ancora nessuno, non possiamo ingolfarci, abbiamo 36-37 giocatori, dobbiamo verificare loro dove andranno prima di poter dire di avere le idee chiare, abbiamo 6-8-10 scelte per ogni tassello in cui vogliamo operare». La ricerca di nuovi esterni è all’ordine del giorno, i candidati più forti sono Trippier, Castagne e Di Lorenzo ma per realizzare un acquisto in questo ruolo è necessaria la cessione di Hysaj. «Su Trippier dobbiamo valutare, al di là di alcune specificit­à preferisco profili più giovani» ha dichiarato De Laurentiis. Per Castagne c’è già l’accordo con gli agenti, Di Lorenzo intriga tutti. Il toto allenatori, infine. Ancora De Laurentiis su Sarri: «Se andrà alla Juventus? Io non lo so ma se dovesse succedere ci sarà più gusto a batterlo».

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