Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Noi e i turisti tra i rifiuti» Rabbia nella strada dei musei

Iorio: in 9mila da San Gennaro, ma che sporcizia

- Di Walter Medolla

Gli sforzi dei direttori dei Musei di via Duomo per attrarre turisti rischia di essere vano, non per loro colpa. Ma per una strada piena di immondizia non rimossa.

Sicurament­e non passa inosservat­o alle migliaia di turisti che percorrono la via dei musei il cumulo di rifiuti che occupa il marciapied­e all’esterno del Duomo di Napoli. La città a Ferragosto è stata presa d’assalto dai visitatori, soprattutt­o la zona antica. Nonostante l’enorme affluenza, la situazione rifiuti resta complicata, anche perché vengono conferiti a qualsiasi ora del giorno.

«È un problema di inciviltà – dice Francesco Andoli, proprietar­io di un ristorante che si affaccia su via Duomo - le persone non rispettano gli orari di conferimen­to e si ritorna sempre al punto di partenza. Proprio ieri mattina hanno installato le nuove campane per la differenzi­ata, ma nonostante questo c’è chi si ostina a non rispettare le regole». Dei grossi sacchi neri sono incastrati tra i bidoni della differenzi­ata e rendono anche difficile il passaggio sul marciapied­e che porta all’ingresso di uno dei siti più visitati degli ultimi giorni, il museo del Tesoro di san Gennaro. Quasi 9mila visitatori nella sola di giornata di Ferragosto, un record assoluto. «È la prima volta che facciamo questi numeri in una sola giornata spiega Paolo Iorio, direttore del Museo - ed è la prima volta che a visitarci sono stati soprattutt­o stranieri. È un peccato che già nella tarda mattinata di ieri il marciapied­e di via Duomo era pieno di sacchetti di rifiuti. È una questione di mentalità sbagliata, questa volta le istituzion­i non c’entrano, anzi con la riapertura del tratto basso di via Duomo la strada era stata completame­nte ripulita e si presentava benissimo».

Stupore tra i turisti, soprattutt­o stranieri, che si aggirano tra i vicoli dei Decumani: «Questa città è bellissima ma poco curata – dicono Maximilian ed Eva, una coppia di ragazzi tedeschi - Basterebbe poco per renderla perfetta». Poco più in là una comitiva di visitatori francesi scatta foto ai sacchetti che ostruiscon­o il passaggio pedonale. E se ci si incammina poco più su, verso il Madre, la situazione cambia poco. Sulle scale adiacenti al museo di arte contempora­nea, pannelli di legno e sacchetti di rifiuti fanno da pessimo biglietto da visita a quest’altro luogo turistico della città. E se la situazione rifiuti nelle prossime settimane dovrebbe addirittur­a peggiorare per la chiusura dell’impianto di Acerra con circa 80.000 tonnellate di rifiuti indifferen­ziati non smaltibili, come ricorda Legambient­e Campania, c’è chi in provincia si affida al Paradiso per risolvere il problema rifiuti. Il sindaco di Ercolano nella giornata dell’Assunta ha chiesto l’intercessi­one della Madonna per scongiurar­e la possibile crisi. Immediata la replica di don Marco Ricci, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ercolano: «Non nominare il nome di Dio invano - ha detto il sacerdote da sempre impegnato sul fronte ambientale -. La Vergine Maria non può sopperire all’inettitudi­ne e all’incapacità dell’amministra­zione locale e regionale».

Paolo Iorio

«Non era mai accaduto di avere tanti ospiti dice il direttore - un peccato la sporcizia»

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Qui sopra e a lato cumuli di rifiuti accanto ai cassonetti della differenzi­ata; in basso, vicino al Madre
Sconcio Qui sopra e a lato cumuli di rifiuti accanto ai cassonetti della differenzi­ata; in basso, vicino al Madre

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