Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Circum, fumo nei vagoni I passeggeri raggiungono la stazione centrale a piedi
L’Eav: «Passeggeri assistiti». Pioggia di smentite su Facebook
Puzza di freni bruciati, poi un fumo bianco e acre che si solleva e fuoriesce da alcuni vagoni. Così ieri mattina alle 9 un treno della Circum in arrivo a Napoli centrale si è fermato a qualche centinaio di metri dalla stazione. Decine di passeggeri si sono resi conto che qualcosa non andava e, per evitare eventuali rischi, hanno preferito lasciare i vagoni e percorrere a piedi i binari: proteste e polemiche.
Fumo acre all’interno del treno e ruote bloccate. Mancano alcune decine di metri alla stazione di piazza Garibaldi quando il convoglio della Circumvesuviana proveniente da Baiano e diretto a Napoli inchioda sui binari per colpa di un anomalo surriscaldamento delle resistenze.
I passeggeri — sono le 9 del mattino ed i vagoni sono affollati da studenti e lavoratori — scendono e si avviano a piedi sui binari, come già accaduto in altre situazioni. L’ultima un paio di settimane fa nei pressi della stazione di Pompei Santuario. Eav, la società regionale amministrata da Umberto De Gregorio e che gestisce la Circumvesuviana, dirama a stretto giro un comunicato. «L’episodio — recita il testo — che avrebbe potuto generare un incendio, è stato prontamente gestito dal personale di bordo che ha attivato le azioni necessarie per mettere in sicurezza i viaggiatori, i quali sono stati tutti accompagnati a piazza Garibaldi. I passeggeri non hanno manifestato una particolare agitazione. Hanno attraversato i binari ovviamente a circolazione ferma ed in sicurezza». Parole che contrastano con le ricostruzioni di quanto accaduto e che sono state pubblicate sulla pagina Facebook di Eav, in risposta al comunicato aziendale, da alcuni dei passeggeri che erano sul treno. Scrive Lisa Serpe: «Ma sicurezza cosa? Noi abbiamo avvertito da soli il pericolo ed abbiamo provveduto autonomamente a scendere dal vagone. Abbiamo raggiunto a piedi la stazione di piazza Garibaldi senza che Eav abbia fornito alcuna assistenza». Denuncia Maria Terracciano: «I treni hanno circolato nonostante ci fosse un gran numero di viaggiatori a piedi sui binari. A piazza Garibaldi neppure una scaletta per aiutarci a salire. I più premurosi ed agili tra i passeggeri hanno letteralmente tirato su gli altri». Testimonia Raffaele Olivieri: «Sono transitato con il treno che proveniva da Barra e c’erano i passeggeri sui binari. Mentre arrivavamo ain piazza Garibaldi, poi, è passato il treno per Sorrento in direzione opposta ed era ancor più vicino a chi si trovava sui binari». Concorda Gennaro Iacomino: «Durante la passeggiata, chiamiamola così, sono passati due treni. Uno in direzione Napoli e l’altro che usciva dalla stazione di Piazza Garibaldi. Solo dopo la circolazione è stata bloccata». Un’altra testimonianza è quella di Francesco Ulacco: «Ero sul treno. Non c’è stato fuoco ma un acre fumo bianco. Purtroppo non c’è stata una gestione adeguata dell’emergenza. Non è stato dato alcun avviso tramite impianto audio. Forse non funzionava? Le porte sono state aperte in emergenza dai passeggeri. La circolazione non è stata bloccata anche se i treni in arrivo hanno rallentato alla vista dei passeggeri».
Sull’episodio ci sarà una inchiesta interna all’azienda. Anche la Procura della Repubblica potrebbe aprire un fascicolo per verificare se siano attendibili le ricostruzioni delle persone che denunciano il mancato fermo della circolazione. «La vicenda, in ogni caso — commenta Enzo Ciniglio, storico pendolare — testimonia ancora una volta che la manutenzione dei treni è alle corde. Le risorse per effettuarla,secondo quanto dicono gli stessi esponenti dell’azienda, ci sono. Bisogna capire perché non si riesca a provvedere in maniera da assicurare condizioni accettabili a chi viaggia».