Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vomero, alberi a rischio Dopo l’attacco delle cimici c’è il pericolo di cadute
Perizia allarmante dell’agronomo dell’Asl Interessate le vie Luca Giordano e Scarlatti
Non è più solo un problema di cimici, ma di sicurezza degli edifici e dei cittadini. Prosegue la battaglia dei comitati contro la mancata manutenzione del verde pubblico in alcune zone del Vomero. E mentre i residenti lanciano una simpatica campagna in cui gli alberi “parlano”, chiedendo interventi di cura, l’attenzione si sposta su un altro livello.
Dopo l’intera estate passata a combattere contro i parassiti che avevano invaso i platani del quartiere collinare, la battaglia prosegue per chiedere la potatura e la manutenzione degli alberi. L’allarme circa un possibile cedimento dei fusti, in particolare su via Alessandro Scarlatti e via Luca Giordano, arriva direttamente da un’indagine realizzata da uno studio agronomico cittadino, su mandato della Asl Napoli 1 Dipartimento di prevenzione, servizio e sanità pubblica, datato 23 settembre. Nella relazione tecnica si legge che è appurata la presenza di parassiti, anche se in maniera ridotta visto il calo delle temperature e «si suggerisce — si legge nella relazione — di adottare una difesa di tipo meccanico operando il lavaggio delle chiome e dei fusti con soluzioni di tensioattivi diluiti in acqua e contestualmente con una scorticatura dei fusti».
Il problema cimici appare estremamente ridimensionato e risolvibile. Quello che salta di più all’occhio leggendo la relazione dell’agronomo, è la parte in cui lo specialista, prima ancora di parlare dei metodi di contrasto alle cimici fa una premessa che risulta di fondamentale importanza. «I platani — scrive l’agronomo Giuseppe Esposito — presentano una crescita disarmonica, uno sviluppo stentato del fusto in relazione al volume delle chiome, con severi angoli di inclinazione. Piantate a ridosso degli edifici i rami si sono spinti a cercare la luce e in questo loro andare hanno fatto in modo che il fusto si inclinasse per assecondarli». In pratica una crescita di questi alberi verso il centro della strada alla ricerca della luce solare, che ha di fatto costretto il fusto dei platani a sostenere il peso della chioma e ad esercitare «non poca forza per tenerla». La soluzione di fronte a questo squilibrio degli alberi, sarebbe una imminente potatura che alleggerirebbe in parte il peso delle chiome, altrimenti, come si legge nella relazione, il rischio potrebbe essere quello di caduta.
«In tali condizioni — si legge ancora — durante la stagione invernale, sotto la spinta di gravi eventi atmosferici sempre più frequenti cui siamo abituati a vedere come conseguenza del cambiamento climatico, assistiamo a improvvise rovinose cadute in di essenze di alto fusto con esito spesso infausti per persone e cose». Un modo tecnico ed elegante per lanciare un allarme di caduta alberi. «Tutta questa vicenda è sconcertante — spiega Diego Venanzoni, consigliere comunale — soprattutto perché non si prendono contromisure immediate. A ora non c’ è un piano cittadino di intervento di potatura o manutenzione del verde pubblico. Se l’immobilismo di questa amministrazione dovesse continuare siamo pronti ad autotassarci come cittadini per risolvere un problema che risulta essere di sicurezza pubblica».
Tranquillo sull’argomento l’assessore Ciro Borriello che parla di interventi programmati per il prossimo anno. Sulla possibile caduta dei fusti assicura che «il tecnico incaricato dalla Asl fa le sue valutazioni, i nostri tecnici comunali fanno le loro, e abbiamo contezza di quello che succede su quegli alberi e sappiamo bene che per i periodo di potatura degli alberi interverremo».