Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La squadra fa autocritica
Il gruppo storico a confronto nello spogliatoio dopo la trasferta di Torino: nessun alibi, abbiamo tanta qualità per poter fare di più. Subito il riscatto
NAPOLI Mentre ci si interroga su ciò che pensano De Laurentiis o Ancelotti, ci sono i protagonisti di ciò che accade in campo che analizzano il momento difficile del Napoli, vittorioso solo in una delle ultime quattro gare contro Cagliari, Brescia, Genk e Torino.
C’è una squadra viva. Che vuole riscattarsi, riappropriarsi del proprio destino. A Castel Volturno, dove gradualmente stanno rientrando i nazionali, aleggia una tensione positiva. Dopo il pareggio di Torino, l’anima storica dello spogliatoio azzurro ha voluto confrontarsi. Uno scambio d’opinioni franco, all’insegna dell’onestà intellettuale, sulle cause del calo nelle prestazioni e nei risultati.
La sensazione è che la squadra abbia in animo di assumersi le proprie responsabilità, con i leader pronti a dettare la linea: «Bisogna fare di più, stiamo giocando al di sotto del nostro livello, il gruppo è forte, non dobbiamo assolutamente sprecare quest’annata», è il senso del confronto all’interno del gruppo storico, che frequenta lo spogliatoio da tanti anni e che sta affrontando questo momento di difficoltà.
La sensazione è che la storia sia completamente diversa rispetto a quanto è avvenuto in altri periodi con Benitez o Sarri, dove c’era sempre la consapevolezza d’aver fatto il massimo visti i limiti di rose che non avevano sufficienti risorse per competere sui tre fronti. Il mercato estivo è di ottimo livello, ci sono diverse soluzioni in ogni reparto e proprio in attacco, dove c’è più sofferenza (due gol realizzati in quattro partite) la qualità abbonda. «Non abbiamo mai avuto un organico così importante negli ultimi anni, dobbiamo sfruttare quest’opportunità», è il grido di battaglia dei senatori che hanno il compito di trascinare poi tutta la squadra. Non c’è un clima depresso o di conflittualità, ma un gruppo composto in maggioranza da tanti ragazzi che giocano insieme da anni e che vuole dimostrare di non essersi smarrito ed è pronto a farlo con il contributo e l’esperienza di Ancelotti. Non ci sono alibi a cui aggrapparsi come il turn-over, le rotazioni, le occasioni fallite sotto porta ma soltanto la consapevolezza almeno dei più esperti che bisogna cambiare passo per riuscire a competere ad alti livelli.
Il prossimo mini-ciclo con quattro partite in undici giorni può dare linfa vitale al cammino sia in campionato che in Champions League, il Napoli vuole approfittarne per rialzare la testa, provare ad accorciare la distanza in classifica con Inter, Juventus e Atalanta e avanzare verso la qualificazione agli ottavi di finale a livello europeo. Il cammino nelle Nazionali sta alimentando anche l’entusiasmo di un gruppo che si sente in salute, in giro per il mondo gli azzurri stanno dimostrando il proprio valore.
Ieri sera Di Lorenzo ha vissuto l’emozione del debutto in Nazionale, Insigne ha ritrovato consapevolezza nei propri mezzi procurandosi il rigore con cui Jorginho ha sbloccato la gara contro la Grecia, Fabian Ruiz si sta mettendo in mostra anche nella Spagna, Elmas ha realizzato una doppietta nella Macedonia del Nord, Milik ha ritrovato il gol con la Polonia, Lozano la centralità nel suo Messico, Ospina si conferma un punto fermo della Nazionale colombiana. Mario Rui, tornato ieri a Castel Volturno dopo gli impegni con il Portogallo, si è allenato a parte svolgendo lavoro di scarico e attività in palestra.
L’analisi Scambio d’opinioni sulle cause del calo delle prestazioni e anche dei risultati
L’intento
Il prossimo ciclo con 4 gare in 11 giorni dovrà restituire linfa in tutte e due le competizioni