Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il governo: «Il Sud è in recessione»
Provenzano: nella Manovra 8,5 miliardi per il rilancio. Whirlpool: oggi la rabbia in piazza Sviluppo Varata la manovra finanziaria, il ministro lancia l’allarme: «Non basta avere le risorse, bisogna spenderle»
Giuseppe Provenzano snocciola numeri, dopo otto ore di consiglio dei ministri. «Sono soddisfatto? Non basta avere le risorse, vanno spese e in fretta perché il Sud è in recessione e non dobbiamo perdere tempo». Intanto, oggi di nuovo la rabbia Whirlpool in piazza.
Il giorno dopo la doccia gelata e l’annuncio di Whirlpool della cessazione della produzione nella fabbrica di Napoli dal 1° novembre c’è ancora tanta tensione tra i 420 lavoratori di via Argine. Tensione confermata anche dalla presenza aumentata di uno schieramento di decine di uomini delle forze dell’ordine che circonda l’area antistante l’ingresso della fabbrica dove, fin dalle prime ore del mattino, ieri, si sono avvicendate le troupe televisive che hanno raccontato le proteste esplose martedì dopo le brutte notizie giunte dal vertice a Palazzo Chigi tra azienda e Governo.
E proprio ieri mattina è stata decisa la prossima mossa delle tute blu che hanno programmato per oggi una manifestazione alle ore 9,30: si ritroveranno davanti alla fermata della linea 1 della metro di piazza Municipio, da dove partirà un corteo alla volta di palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania. Il sindacato chiede un nuovo intervento energico del governo regionale sulla vertenza e dopo il corteo espliciterà questa sua richiesta in un incontro con la giunta. E non è un caso che dopo quello che è ritenuto un “flop” da parte del governo Conte, ora l’attenzione delle tute blu sia rivolta alla Regione. Proprio ieri mattina è tornato a parlare della vertenza proprio il governatore Vincenzo De Luca che ha ribadito di aver inviato una lettera per chiedere un estremo confronto con Invitalia, per verificare se ci sono le condizioni per rilanciare. «Non so cosa si possa fare oggi – ha spiegato De Luca - date le decisioni di Whirlpool. La Regione Campania è pronta a mettere a disposizioni fino a 20 milioni di euro per invitare l’azienda a restare a Napoli». La speranza è che la Regione possa riuscire ad aprire un tavolo, anche con l’azienda, magari andando a vedere le carte di un eventuale piano industriale di rilancio, questo però sotto l’egida di chi deve controllare la sua validità o meno, cioè Invitalia.
«Mi piacerebbe sfidare Whirlpool – ha ancora commentato De Luca — offrendo un quadro di convenienze all’investimento unico in Italia. La Regione Campania può garantire copertura fiscale, fiscalizzazione degli oneri sociali al 100% e contributi diretti nell’ambito di un contratto di programma. Lo strumento ha precisato De Luca riferendosi al sostegno per evitare la chiusura - non può che essere Invitalia. Ho incontrato l’amministratore delegato Domenico Arcuri in occasione della visita del presidente Conte in Irpinia e gli ho chiesto cosa stesse facendo Invitalia sul caso, mi ha detto che è bloccata perché dipende dalle iniziative del governo. Per questo un paio di giorni fa ho scritto una lettera a Invitalia chiedendo di riprendere il colloquio con il Mise e con l’azienda». «Nell’ultimo incontro a Chigi – ha concluso il governatore - si sono rotte le relazioni tra azienda e il governo, che segue da un anno la vicenda: lo dico con sobrietà ho la sensazione che abbiamo perso un anno, andava fatta una verifica sul piano industriale per capire se c’è un mercato per i prodotti Whirlpool e se i costi di produzione sono compatibili a livello internazionale. Ho visto che anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha sollecitato la riapertura del dialogo. Il ruolo della Regione può essere di creare condizioni di vantaggio». Ma a questo punto si attende soprattutto la prossima mossa di Palazzo Chigi, sede in cui bisogna a questo punto fare le scelte politiche sulle azioni da intraprendere.
E la stessa Invitalia, perché possa intervenire nella partita ed entri in gioco deve essere convocata dal Mise. L’ipotesi è della riapertura di un tavolo per valutare anche una reindustrializzazione del sito, ma con un piano industriale ben definito ed accolto con favore sia dai sindacati che dai lavoratori. Intanto sempre sul fronte sindacale per il fine settimana si sta lavorando ad una iniziativa con il mondo della cultura. Lunedi pomeriggio si svolgerà la riunione degli esecutivi unitari convocati da Cgil Cisl Uil di Napoli per lanciare lo sciopero generale delle categorie produttive.