Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Teatro Festival a maggio: prezzi bassi, più compagnie estere e un giornale
Presentate le novità della manifestazione. Il via a maggio con una rivista cartacea «Invariati i 5 milioni di budget con cui coinvolgeremo più compagnie straniere E i prezzi dei biglietti resteranno bassi». Crescerà il progetto «Adotta un filosofo»
«Il Napoli Teatro Festival Italia dalla prossima edizione inizierà prima, a fine maggio (per evitare il gran caldo), sarà più internazionale e sarà supportato da una rivista cartacea». Queste in sintesi le novità annunciate dal presidente della Fondazione Campania dei Festival Alessandro Barbano, che ieri ha poi aggiunto che necessariamente ci sarà bisogno di un segretario generale, figura apicale prevista dallo statuto ma non ancora non nominata. Per individuare il nuovo direttore amministrativo un bando di evidenza pubblica e una commissione di esperti che sarà designata dalla Regione e nominata dallo stesso Barbano. Il manager dovrà essere laureato in materie economico-giuridiche, avere competenza amministrativa e contabile e una comprovata esperienza nel settore culturale, per almeno 5 anni, un quinquennio che contribuirà al punteggio alla pari della qualità del lavoro svolto.
Nel frattempo, la rivista del Teatro Festival, se funzionasse, potrebbe diventare anche un mensile di riferimento per tutte le attività della Fondazione. A partire dal progetto «Adotta un filosofo», che crescerà dopo il successo del primo esperimento e i festeggiamenti ufficiali all’estero. Una delegazione di 16 studenti, tra i vincitori del progetto, ha partecipato, infatti, con Barbano alla prima seduta plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. «Una meravigliosa esperienza conclusa con una lectio di Roberto «Esposito - ha detto il presidente - e con la presentazione dei 6 migliori lavori. Il progetto ha visto 85 scuole superiori della Campania coinvolte, con 200 studenti, 50 elaborati e 29 filosofi. Visto il grande riscontro, vogliamo raddoppiare con un grande convegno e una pattuglia più folta di filosofi che saranno più presenti nelle scuole, coinvolgendo anche le quarte e non più solo le quinte, per dare una continuità almeno biennale all’impegno». Magari passando dagli 85 mila euro dello scorso anno a qualcosina in più.
Tra le altre attività della Fondazione, che «promuove la cultura e l’intermediazione sociale», anche quella di archiviare tutte le manifestazioni passate per conto della Regione che catalogherà tutte le iniziative culturali. «Una digitalizzazione che consentirà di mettere in rete 14 anni di spettacoli». E non solo.
Tornando al Ntfi, Barbano ha raccontato che sono «tutti al lavoro dalla fine d’agosto per l’edizione 2020 e che, per permettere a tutti di accedere agli spettacoli, saranno mantenuti prezzi bassi». Biglietti popolari che hanno da sempre contraddistinto il Teatro Festival sin da quando ne è direttore artistico Ruggero Cappuccio, l’ideatore di «Quartieri di vita», la rassegna invernale (e sociale) della manifestazione, che ha sempre fatto dei rifugiati, dei dissidenti e dei ragazzi a rischio la sua cifra privilegiata.
L’edizione numero 14, al netto di «Quartieri di vita», inizierà dunque un paio di settimane prima rispetto al passato e tutto lo staff è al lavoro per la scelta degli spettacoli e dei luoghi dove rappresentarli, a partire dall’ultima suggestione a cui si pensa, quella del Mann. Il Ntfi continuerà ad avere la sua appendice nelle altre province campane, ma punterà moltissimo sul napoletanissimo format di successo del «dopofestival» e sulla rivista cartacea, per stare «fisicamente sul territorio».
Qualche numero ancora? «Rimarranno invariati i 5 milioni di euro di budget, con i quali si faranno i conti in modo certosino e responsabile, giorno dopo giorno, per permettere al Festival di essere locale e mediterraneo, ma anche europeo, globale, e coinvolgere, con i suoi circa 130 spettacoli, sempre più compagnie straniere». E, perché no, aumentare gli spettatori, nella scorsa edizione già cresciuti del 30 per cento.