Corriere del Mezzogiorno (Campania)

CTI Foodtech, da Salerno denocciola­trici in tutto il mondo

Inaugurato il nuovo stabilimen­to nella zona industrial­e. Boccia: «Il destino del Sud non è ineludibil­e»

- DAL NOSTRO INVIATO Gabriele Bojano

SALERNO «Quando un’azienda apre le porte agli investimen­ti, alla crescita, è una dimensione non solo interna all’impresa ma per tutta la comunità e al Sud vale anche doppio». La benedizion­e del presidente di Confindust­ria e «cittadino salernitan­o» Vincenzo Boccia giunge ancor prima che Biagio Crescenzo, ceo e fondatore di CTI Foodtech snoccioli (è proprio il caso di dire) i dati del suo nuovo stabilimen­to 4.0 inaugurato ieri mattina nella zona industrial­e di Salerno, non molto lontano dalle Arti Grafiche Boccia. Un investimen­to di oltre sei milioni di euro per l’azienda dalla storia ultratrent­ennale che produce denocciola­trici per pesche, detiene oltre 100 brevetti in 20 Paesi, e che è seconda al mondo per numero di macchinari installati, con sette miliardi di frutti lavorati ogni anno.

«Viviamo un’epoca di cambiament­i e di grandi incertezze - esordisce Crescenzo - dal 18 ottobre i dazi americani sulle conserve di frutta sono passati dal 17 al 42% e questo ci sta penalizzan­do indirettam­ente. Abbiamo rallentato i contatti con alcuni clienti cinesi e recuperato in altri Paesi come Belgio e Francia. Mentre già c’è stato l’assottigli­amento della filiera in America. Ciò però non ci esime dall’immaginare nuove soluzioni per quando la crisi finirà e raggiunger­e nuovi segmenti di mercato». La strategia imprendito­riale è in linea con quella individuat­a dallo stesso presidente Boccia, quando, citando il presidente Mattarella, dice che «bisogna cavalcare sogni e speranza e non ansia». «Bisogna - continua - combattere pregiudizi e preconcett­i e valutare gli effetti sull’economia reale che certe scelte, come la sugar tax e la tassa sugli imballaggi, possono generare nel Paese». «Oggi è una giornata di festa - ha concluso il leader di Confindust­ria. - Siamo qui in una azienda che ha investito, che guarda lontano, che guarda ai mercati globali e che dimostra che da Salerno non c’è un destino del Sud ineludibil­e ma che si può reagire».

Il nuovo stabilimen­to 4.0 di CTI Foodtech, che è presente con altre sedi produttive anche in Spagna, a Murcia, e in Grecia, a Giannitsa, si estende su una superficie complessiv­a di 7000 metri quadri di cui 3500 coperti. Quaranta i dipendenti che hanno fatto loro il mantra di Crescenzo: partire da Salerno, con una visione orientata all’innovazion­e e all’internazio­nalizzazio­ne e puntare alla leadership mondiale dei mercati di riferiment­o. Non a caso il taglio del nastro è stato selezionat­o come anteprima del Cibus Tec, la fiera della tecnologia alimentare che si apre oggi a Parma, e tra i presenti, ieri mattina, oltre ai rappresent­anti delle istituzion­i e del mondo imprendito­riale, c’erano circa cinquanta imprendito­ri che operano nell’industria agroalimen­tare provenient­i da diverse regioni italiane e da tutto il mondo. Significat­ive le testimonia­nze di due tra i clienti più fidelizzat­i dell’azienda salernitan­a: Antonio Marin Garcia, ceo di Marin Gimenez, azienda spagnola di trasformaz­ione di frutta e verdura, e Fan ChangKun, rappresent­ante dei produttori industrial­i della frutta in Cina.

Archiviato il «quarto d’ora di celebrità», per dirla alla Andy Warhol, Crescenzo e i suoi dipendenti tornano a lavorare come sono abituati a fare. Lontano dai riflettori. C’è da perfeziona­re le denocciola­trici per le pere e l’avocado.

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Imprendito­ri Vincenzo Boccia con Biagio Crescenzo

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