Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Miasmi dal sito dei rifiuti Ora i Noe indagano sull’area di via delle Brecce
Carabinieri attivati dal ministro Costa. Video choc: la cernita dei rifiuti si fa a mano
NAPOLI «C’è una indagine del Noe, il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, sul sito di trasferenza gestito da Asìa in via Nuova delle Brecce. I carabinieri si sono mossi su indicazione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa dopo che ad agosto avevo presentato una interpellanza circa l’opportunità di realizzare un sito di rifiuti in un territorio già fortemente compromesso da criticità ambientali. «Un deposito che già la scorsa estate aveva provocato tanfo e cattivo odore». Parole di Vincenzo Presutto, il senatore grillino che è nato e cresciuto a San Giovanni a Teduccio, dove vive tuttora la sua famiglia. Ieri sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un messaggio rivolto direttamente a Costa — «Non c’è più tempo» – che a qualcuno è parsa anche una critica al presunto immobilismo del ministro sulla vicenda. Presutto, però, nega intenti polemici verso il suo compagno di partito. «E’ chiaro — dice — che prima di rispondere alla interpellanza Sergio Costa abbia voluto acquisire gli elementi utili a capire. Per questo si è affidato al Noe. Io, nel frattempo, ho anche depositato al posto di polizia in Senato un esposto alla magistratura. Chiedo di accertare se la pessima gestione dell’area
Presutto (M5S)
In Senato ho chiesto di accertare se la pessima gestione dell’area di trasferenza abbia dato luogo a reati
di stoccaggio abbia dato luogo a reati. Non solo di natura ambientale. Ci sono video che testimoniano che i lavoratori lì dentro sono costretti a separare con le mani i contenuti dei sacchetti, a rovistare nelle buste». Ieri, intanto, davanti ai cancelli dell’ex Icm gruppi di residenti della periferia orientale hanno continuato il presidio per bloccare i camion in ingresso. «Il Comune — racconta una donna tra le più attive nella protesta — ha promesso che porterà via da qui tutta l’immondizia in 15 giorni e noi vogliamo che mantenga l’impegno. Per questo stiamo qui. Oggi sono usciti molti mezzi dai cancelli e questo ci rincuora, ma non molliamo e non ci lasciamo ingannare».
Non è la prima crisi — questa in atto — nella gestione del sito di trasferenza. Nato come area nella quale i rifiuti non sarebbero dovuti rimanere più di tre giorni ma più volte nel corso dell’anno, a causa dell’ingolfamento degli impianti di tritovagliatura — legato a sua volta alla difficoltà a portare l’umido di Napoli e provincia in altre regioni o all’estero — si è trasformato in un deposito nel quale l’immondizia è rimasta stoccata per periodi molto più lunghi di quanto previsto. Le immagini dei laghi di percolato ed i miasmi che, specialmente di sera, opprimono i residenti della zona hanno suscitato più volte proteste e mobilitazioni. Quella in corso da alcuni giorni è certamente la più ostinata nel pretendere che non entri più un solo chilo di immondizia nel sito. Potrebbe diventare anche l’occasione per chiedere finalmente l’avvio delle bonifiche a Napoli est. Area — è giusto ricordarlo — dove si attende ancora la delocalizzazione dalla fascia costiera dei depositi costieri di carburante prevista dalla variante al piano regolatore del 2004. Una norma che incontra forti resistenze da parte dei signori del petrolio.
Resta critica, intanto, la situazione negli Stir, con lunghe code di camion in attesa di sversare. Asìa lancia un appello ai cittadini a seguire con rigore le regole della differenziata, per limitare i quantitativi destinati agli impianti di tritovagliatura e a non abbandonare dove capita gi ingombranti. Da luglio, tra l’altro, chi li porta in una delle dieci isole ecologiche cittadine riceve fino ad esaurimento delle scorte piccoli omaggi: uno zaino, un pacco di una nota marca di caffè, una busta di zucchero, gadget di Radio Crc, partner dell’iniziativa. Come accade da tempo in altre città italiane.
Piccoli omaggi
Chi porta rifiuti in una delle isole ecologiche riceve un pacco di caffè o una busta di zucchero