Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mertens supera Maradona e Insigne torna al gol Il Napoli sbanca Salisburgo

Con la doppietta di ieri alla Red Bull Arena il belga totalizza 116 gol con il Napoli, superato Maradona

- dall’inviata Monica Scozzafava

Con una doppietta Mertens supera nei gol in azzurro il mito Maradona e apre la caccia ad Hamsik. Le reti del belga spianano la strada alla vittoria del Napoli a Salisburgo per 3-2. Determinan­te il gol di Insigne che prima lasciato in panchina entra nella ripresa e segna. Grande esultanza con l’abbraccio ad Ancelotti che dovrebbe riportare il sereno dopo le «incomprens­ioni» delle ultime settimane.

Il doppio colpo di

SALISBURGO Dries Mertens, Maradona visto dall’alto e l’effetto per il belga è di quelli che tolgono il fiato. Regala al Napoli e a se stesso un pezzo di storia, suggerisce al presidente De Laurentiis che forse l’età anagrafica conta fino a un certo punto e si può sedere al tavolo per allungare il contratto.

La notte di Champions è una carta di quelle oro che gioca soprattutt­o Carlo Ancelotti, re di Coppe non certo a caso, che schiera una formazione almeno sorprenden­te. Insigne di nuovo in panchina, chi l’avrebbe detto e l’attacco dei piccoli con Lozano e Mertens a cercare la profondità e occupare gli spazi lasciati liberi dal Salisburgo. Succede che vittoria doveva essere (l’allenatore era stato chiaro alla vigilia) e vittoria è stata contro il Salisburgo che non perdeva alla Red Bull Arena dal 27 novembre del 2016.

C’è un altro numero che pure dà la cifra del valore di re Carlo. Per la prima volta il Napoli ha ottenuto sette punti nelle prime tre gare della fase a gironi di Champions. Tutto nella notte che mette il Napoli di viaggiare sul velluto verso il pass degli ottavi. Ci va con

Mertens, con Callejon e con Lorenzo Insigne, il figliol prodigo che riabbracci­a il padre dopo il gol vittoria. È finita 3-2 contro un avversario che ha dato filo da torcere, che ha pressato a tutto campo, che non ha lasciato respiro per lunghi tratti della gara. Il Napoli ha avuto forse per la prima volta il cinismo della grande, è caduto e si è rialzato. Ha lasciato intendere alla bella e giovane armata austriaca che poteva restare al tappeto. Ha aperto

Mertens al minuto 17 e Maradona era già sullo stesso gradino, poi Haaland che aveva provato la forza di Meret ha avuto la meglio su rigore (ingenuità di Malcuit, l’unica però) e la partita sembrava prendere la piega di sempre.

Salisburgo in palla, coraggioso e mai domo. Mertens vuole vedere Diego dall’alto, ci riesce ma Haaland lo raggiunge ancora. E dunque Insigne. Il Liverpool nel frattempo si sbarazza del Genk per 4-1 e il girone si mette bene per la squadra di Ancelotti.

La notte più dolce di tutti i tempi porterà adesso consiglio al, presidente De Laurentiis che ha già annunciato che parlerà con Mertens e Callejon per il rinnovo. Gli animi saranno distesi, per ora i soldi (tanti) che può offre la Cina non sono una priorità per i due attaccanti azzurri. Che hanno dimostrato che l’età anagrafica non è sempre negativa. Ieri sera al Napoli è servita anche l’esperienza, la furbizia e il cinismo dei trentenni. «Soffrire è normale – ha detto Ancelotti a fine gara – ma abbiamo fatto uno sforzo grande e sono soddisfatt­o. Spero sia la gara della svolta». Felici tutti alla Red Bull Arena, nella tana rossa di un americano Jessie Marsch che non ha potuto fare altro che compliment­arsi con il Napoli.

L’allenatore

Soffrire è normale ma abbiamo fatto uno sforzo grande e sono soddisfatt­o Spero sia la gara della svolta

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La felicità di Mertens che a Salisburgo ha raggiunto e superato Maradona. Ora è il secondo bomber della storia del Napoli con 116 gol. Hamsik è nel minino
Rinnovo La felicità di Mertens che a Salisburgo ha raggiunto e superato Maradona. Ora è il secondo bomber della storia del Napoli con 116 gol. Hamsik è nel minino
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