Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ercolano, riecco la casa del Bicentenario
Visitabile dopo 40 anni (mentre continua il restauro). Franceschini: qui un modello
Da oggi viene restituita
ERCOLANO al pubblico una delle domus più importanti del Parco archeologico di Ercolano. Che, dopo circa 40 anni di chiusura, potrà essere nuovamente visitata mentre i lavori di restauro andranno comunque avanti: un cantiere aperto, insomma, che darà il senso della difficoltà del recupero e della preservazione delle strutture murarie, degli altri elementi architettonici, degli affreschi, delle decorazioni di questa dimora di duemila anni fa. Per la riapertura della Casa del Bicentenario, ieri ad Ercolano è arrivato il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che di Pompei è un habitué, ma che nel secondo sito vesuviano non si era mai visto prima. Una presenza importante che ha fatto felice il direttore del Parco Francesco Sirano. «La riapertura al pubblico della casa del Bicentenario - ha commentato quest’ultimo - inaugura una nuova stagione. Chiudiamo la stagione dei grandi interventi e passiamo a quella della manutenzione. Il ministro Franceschini ha potuto apprezzare gli effetti della sua riforma e di una collaborazione unica al mondo tra il pubblico e il privato cioè la fondazione Packard. Questa partnership ha sottolineato la vocazione internazionale di Ercolano. Già ai tempi del Grand Tour i viaggiatori europei venivano ad Ercolano più che a Napoli». In realtà, gli interventi nella città antica continueranno. Lo stesso Sirano ha informato che a breve si ricomincerà a scavare «anche nella villa dei Papiri, non l’intera villa, mi raccomando». A breve, sarà riproposto un bando di circa 500 mila euro per la progettazione in interventi per complessivi 8 milioni di lavori. Naturalmente, entra anche nella fase finale il progetto «via Mare», che non riguarda strettamente l’ambito archeologico, ma si sostanzia in un grande intervento di integrazione urbanistica tra il Parco e il territorio circostante per far convivere passato e presente e contribuire alla definizione dell’identità della città e al miglioramento della qualità della vita.
A margine del taglio del nastro all’ingresso della Domus del Centenario Franceschini ha confermato la valenza della cultura per lo sviluppo dei territori. «Abbiamo qui la prova ha sottolineato il titolare del Mibact - che un sito culturale come questo se cresce fa crescere anche tutto il territorio circostante. L’autonomia e la qualità dei direttori hanno fatto crescere il sito. Il turismo colto e intelligente può portare la creazione di occupazione e ricchezza. Questo è un modello». In effetti, dalla creazione del Parco archeologico di Ercolano, e dall’arrivo di Sirano, i visitatori hanno superato quota 500 mila. «L’apertura della piazza verso il mare - ha voluto sottolineare il sindaco Ciro Buonajuto - avrà un valore simbolico notevolissimo perché testimonierà la volontà della città di puntare su turismo e legalità. Dove sorgerà la piazza pochi anni fa fu ucciso un giovane innocente che aveva il solo torto di guidare un autoveicolo uguale a quello utilizzato da un camorrista». Protagonista della mattinata anche il direttore del Parco archeologico di Pompei Massimo Osanna, che prima e pure dopo la separazione delle giurisdizioni, ha seguito con passione lo svolgimento del progetto. «Quello che si è fatto qui è un modello e dimostra che occorre continuare a fare sistema e rete».
Grande soddisfazione per la riapertura della domus è stata espressa anche dal generale Mauro Cipolletta, direttore del Grande Progetto Pompei che, dopo gli interventi all’interno del sito archeologiche, dovrebbe garantire la riqualificazione delle aree circostanti gli Scavi. Passerella meritata anche per il presidente dell’Istituto Packard Beni culturali, Michele Barbieri, per la responsabile dell’ Herculaneum conservation project Jane Thompson e per il conservatore restauratore Leslie Rainer del Getty conservation institute che sta lavorando, utilizzando tecniche e attrezzature all’avanguardia, per restituire al pubblico il tablinum (una sorta di studio del padrone di casa).
Il direttore Sirano «Ha funzionato la collaborazione tra noi, la Fondazione Packard e il Getty Institute»