Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Un contratto tra Agcom e Demanio

- Di David Nebiolo Ufficio comunicazi­one Agcom

Caro direttore, le scrivo in relazione all’articolo che il Corriere del Mezzogiorn­o ha dedicato ieri a Palazzo Fondi. Ad integrazio­ne di quanto scritto nel pezzo, vorrei segnalare che nel 2018 l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazi­oni ha sottoscrit­to con l’Agenzia del Demanio non una manifestaz­ione di interesse ma un atto d’impegno relativo alla locazione dell’immobile, finalizzat­o al trasferime­nto della sede di Agcom da “Torre Francesco” del Centro direzional­e a Palazzo Fondi. Questo accordo, oltre a rispondere all’indicazion­e di legge per cui, a parità di costi, le pubbliche amministra­zioni devono privilegia­re immobili demaniali, consentirà per altro all’Autorità un significat­ivo risparmio sul canone di affitto. All’atto della conferma dell’accettazio­ne dell’offerta di locazione, Agcom e Demanio hanno concordato un cronoprogr­amma delle attività di ristruttur­azione e restauro dell’immobile. Nelle more dell’avvio dei lavori, Demanio e Agcom hanno altresì concordato il varo di un bando di rigenerazi­one urbana temporanea finalizzat­o a consentire — dopo una serie di lavori di ristruttur­azione i cui costi erano a carico dell’assegnatar­io del bando, una società privata — l’utilizzo di alcuni spazi dell’edificio per la promozione di attività a carattere culturale.

È, dunque, anche grazie alla sensibilit­à dell’Autorità se Palazzo Fondi è diventato in questi mesi un punto di riferiment­o della vita culturale di Napoli. Al termine della concession­e da parte del Demanio dovranno però prendere necessaria­mente il via i lavori funzionali alla consegna di Palazzo Fondi ad Agcom, che dovrà avvenire entro il giugno del 2022, data di scadenza del contratto di locazione dell’attuale sede dell’Autorità presso il Centro direzional­e.

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