Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un contratto tra Agcom e Demanio
Caro direttore, le scrivo in relazione all’articolo che il Corriere del Mezzogiorno ha dedicato ieri a Palazzo Fondi. Ad integrazione di quanto scritto nel pezzo, vorrei segnalare che nel 2018 l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha sottoscritto con l’Agenzia del Demanio non una manifestazione di interesse ma un atto d’impegno relativo alla locazione dell’immobile, finalizzato al trasferimento della sede di Agcom da “Torre Francesco” del Centro direzionale a Palazzo Fondi. Questo accordo, oltre a rispondere all’indicazione di legge per cui, a parità di costi, le pubbliche amministrazioni devono privilegiare immobili demaniali, consentirà per altro all’Autorità un significativo risparmio sul canone di affitto. All’atto della conferma dell’accettazione dell’offerta di locazione, Agcom e Demanio hanno concordato un cronoprogramma delle attività di ristrutturazione e restauro dell’immobile. Nelle more dell’avvio dei lavori, Demanio e Agcom hanno altresì concordato il varo di un bando di rigenerazione urbana temporanea finalizzato a consentire — dopo una serie di lavori di ristrutturazione i cui costi erano a carico dell’assegnatario del bando, una società privata — l’utilizzo di alcuni spazi dell’edificio per la promozione di attività a carattere culturale.
È, dunque, anche grazie alla sensibilità dell’Autorità se Palazzo Fondi è diventato in questi mesi un punto di riferimento della vita culturale di Napoli. Al termine della concessione da parte del Demanio dovranno però prendere necessariamente il via i lavori funzionali alla consegna di Palazzo Fondi ad Agcom, che dovrà avvenire entro il giugno del 2022, data di scadenza del contratto di locazione dell’attuale sede dell’Autorità presso il Centro direzionale.