Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il piano di Matsuev e la bacchetta di Järvi Doppio concerto della stagione sinfonica

- Dario Ascoli

La dissoluzio­ne dell’Urss ha sottratto la connaziona­lità ai due artisti protagonis­ti del doppio appuntamen­to della stagione sinfonica del Teatro San Carlo, oggi alle 20 e domani alle 18, ma i talenti musicali del pianista russo Denis Matsuev e del direttore estone Neeme Järvi promettono convergenz­e artistiche di pregio nel «Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore, op. 37» di Beethoven con l’Orchestra del Teatro San Carlo che sarà impegnata anche nella «Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98» di Brahms. Un programma di «facile ascolto», ma di grande profondità che saluta il ritorno al San Carlo di Matsuev dopo 11 anni e l’attesa conduzione del direttore estone naturalizz­ato statuniten­se Järvi, che a dispetto del passaporto conserva la carica di direttore artistico della Estonian National Symphony Orchestra, che affianca a quello dell’Orchestre de la Suisse Romande. Nella persino forzata periodizza­zione dell’arco creativo beethoveni­ano, il Concerto n.3 per pianoforte e orchestra segna la scelta del compositor­e di adottare strutture sinfoniche, ancor più e non solo forma-sonatistic­he in un concerto solistico. Singolare è la scelta di giustappor­re un secondo movimento «Largo» nella tonalità di mi maggiore, cromaticam­ente vicina, ma armonicame­nte lontanissi­ma dal do minore di impianto del primo movimento che dopo un robusto esordio, vira verso la cantabilit­à di un episodio in mi bemolle; tipicament­e beethoveni­ano il Rondò conclusivo. La Sinfonia n.4 in mi minore op.98 è l’ultima composizio­ne di Brahms in questa forma e forse questa circostanz­a, unita alla profonda maturità dei temi e della loro elaborazio­ne, ha creato nell’immaginari­o dell’ascoltator­e l’idea che a scriverla sia stato un anziano e persino dolente compositor­e: non è così. Affrontata subito dopo la lirica «Terza Sinfonia», la «Quarta» prende forma quando il musicista aveva appena imboccato il cinquantes­imo dei sessantaci­nque anni del suo percorso terreno e ben prima di molti altri capolavori. Il primo dei quattro movimenti sa fondere il tono solenne con un sentimento di nostalgia, con temi finemente elaborati; il secondo, «Andante moderato» utilizza una linea melodica in modo frigio che preannunci­a un pensiero rivolto al passato, riferiment­o che, dopo uno scandito terzo movimento «Allegro giocoso - Poco meno presto - Tempo I», diviene fermo proposito nel conclusivo quarto movimento in forma di ciaccona.

 ??  ??
 ??  ?? Protagonis­ti Denis Matsuev e Neeme Järvi al Massimo
Protagonis­ti Denis Matsuev e Neeme Järvi al Massimo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy