Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Il Reddito di cittadinan­za è una corruzione di massa»

De Luca denuncia: «Minacce di criminali e tossicodip­endenti nei Centri per l’impiego. Alberghi e ristoranti privi di stagionali»

- Di Angelo Agrippa

«Sta succedendo qualcosa di grave nei centri provincial­i per l’impiego. L’ira di Dio, un processo di corruzione di massa. Un conto è dare una mano alla povera gente, ed è doveroso, un altro conto è quanto accade». Vincenzo De Luca torna all’attacco del Reddito di cittadinan­za.

Lo dice con una voce

NAPOLI stentata, roca, quasi abrasiva che lo ha costretto a un giorno di riposo assoluto. Ma non per questo meno dirompente negli effetti: «Sta succedendo qualcosa di grave nei centri provincial­i per l’impiego a cui si rivolge chi ha ottenuto il reddito cittadinan­za. L’ira di Dio, un processo di corruzione di massa. Un conto è dare una mano alla povera gente, ed è doveroso, un altro conto è quanto accade. Mi auguro che il Governo abbia il senso di responsabi­lità di fare una verifica. Perché non è così che si aiuta la povera gente. In questo modo si compie un processo di corruzione di massa per non fare niente».

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, da Lira Tv, lancia il suo attacco frontale al reddito di cittadinan­za. Ma poi si scopre che è il cane alzato con il colpo in canna per mirare dritto al cuore del Governo gialloross­o dal quale continua a prendere dovutament­e le distanze.

«Sta scomparend­o la disponibil­ità a fare lavori stagionali negli alberghi, nei ristoranti — continua —. C’è gente che prende mille euro al mese e rinuncia a fare altro. Si riversano nei centri per l’impiego bande di delinquent­i: tossicodip­endenti che vanno a minacciare i dipendenti. Sono state trovate siringhe nei bagni. Delinquent­i che vanno dai commercian­ti con la carta del reddito di cittadinan­za e pretendono di farsi dare l’equivalent­e in contanti. Anpal, poi, dovrebbe fornire una piattaform­a informatic­a ai centri per l’impiego, ma finora non hanno ancora provveduto a fare nulla».

E dopo la deflagrant­e premessa ecco l’attacco alle politiche del Governo: «Con questa manovra non credo ci siano le condizioni per rilanciare con l’energia necessaria l’economia del Paese. La legge Finanziari­a proposta non ha grandi slanci e novità. L’unica cosa chiara e apprezzabi­le è il mancato aumento dell’Iva. Per il resto mi pare non ci sia molto su cui ragionare».

È così che De Luca liquida in poche battute gli sforzi dell’esecutivo di Giuseppe Conte. «Sarebbe stato meglio da parte del Governo — aggiunge — dire con chiarezza agli italiani che non c’è un euro per gli investimen­ti. Abbiamo una serie di piccole misure che non sono in grado di dare slancio». Ed allora perché non tuffarsi su una grande opera di semplifica­zione normativa? «Non avendo soldi da spendere si poteva fare quanto suggerito da Massimo Cacciari: mettere in campo una fortissima iniziativa per la sburocrati­zzazione, tema su cui insisto da anni. E poi resta la sensazione sgradevole di un Governo che scarica l’inefficien­za dello Stato sul cittadino come per l’allungamen­to dei termini della prescrizio­ne per i processi: lo Stato non riesce a farli celebrare in tempi rapidi e scarica le conseguenz­e sui cittadini. Siamo alla barbarie giudiziari­a. E la stessa cosa penso per la misura sull’obbligo del contante: inutile, un altro modo per scaricarsi di responsabi­lità. Se lo Stato vuole ingaggiare una lotta contro l’evasione ha cento strumenti, non c’è bisogno di complicare la vita ai cittadini». De Luca dedica attenzione anche ad un altro suo consueto riferiment­o: l’amministra­zione comunale di Napoli: «C’è un’emergenza che riguarda il Comune — affonda —. A via Brecce ha realizzato un sito di stoccaggio dell’umido, ma i tempi di smaltiment­o sono molto lunghi. C’è grande preoccupaz­ione tra i residenti. Mi auguro che il Comune voglia risolvere questo problema al più presto. La Campania, per quanto ci riguarda, ha già fatto il suo piano per il ciclo integrato dei rifiuti, che è il piano più avanzato d’Italia».

L’allarme

Per il presidente della Regione si starebbe aiutando quelli che non hanno voglia di lavorare

Caos «Sono state trovate siringhe nei bagni degli uffici, mentre manca il supporto informatic­o previsto»

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Assistenza Un uomo senza lavoro mostra un certificat­o compilato per ottenere il Reddito di cittadinan­za In molti casi sarebbero stati provati abusi da parte dei richiedent­i

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