Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sfiducia, discussione in aula: l’opposizione a caccia di 5 voti Santoro: «Firme in cassaforte»
Domani il dibattito. Il sindaco: Fico, parole di buonsenso. Ma i 5S votano sì
voti dei cinque ribelli, magari perché assenti (ma siamo alle ipotesi), il rischio di un flop politico per de Magistris ci sarebbe comunque. Infatti, una volta arrivati alla conta, è vero che la mozione potrebbe non avere i 21 voti per farla approvare, ma neppure la maggioranza dei votanti per respingerla. Per mitigare ciò, nella coalizione che sostiene de Magistris c’è chi sta lavorando per uscire in blocco dall’aula al momento del voto così da non far vedere (se i cinque non votassero) che senza il loro voto la maggioranza non esiste più, dando la sensazione che in aula è rimasto solo chi voleva sfiduciare de Magistris. Siamo in ogni caso di fronte a tattiche i cui effetti si potranno valutare solo nei prossimi giorni.
In ogni caso, il dato politico già emerso, ancora prima della discussione sulla mozione, è che i Cinquestelle di Napoli hanno già firmato per discuterla e votarla ignorando totalmente le indicazioni che sono arrivate da Roberto Fico, presidente della Camera, il quale ha dichiarato che « il Consiglio comunale, come tutte le istituzioni, deve durare tutti i cinque anni». Parole che de Magistris definisce «di buon senso», ovviamente. «Non voglio rubare il mestiere all’opposizione — è stato il ragionamento del primo cittadino — perché per fortuna sono sindaco di Napoli. Ma se facessi parte dell’opposizione costruirei una bella mozione di sfiducia nei confronti del sindaco del quale non condivido nulla, non però approfittando di una vicenda sulla quale non voglio ritornare ma che non è stata esempio di luminosità politica».
Il riferimento di de Magistris e all’audio di Repubblica, di cui però, salvo non cambi qualcosa domani, nelle due pagine della mozione non vi è traccia. Resta ovviamente da vedere se i singoli partiti, nelle loro osservazioni allegate alla mozione, ne faranno riferimento.
Aventino
I 5 Stelle hanno già deciso di votarla, ignorando i segnali lanciati dal presidente della Camera
De Magistris
Non sono preoccupato, affronteremo anche questo passaggio e saremo più forti di prima