Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Madre assediato dai rifiuti Ci pensano i residenti a ripulire

Valente: «Cittadini più veloci delle istituzion­i». Chieste telecamere di sorveglian­za

- Al. Car.

NAPOLI Museo assediato dai rifiuti? Ci pensano i cittadini residenti a pulire e restituire decoro alla strada nel centro storico di Napoli. «Oggi è un giorno di festa per noi: via Settembrin­i è pulita grazie alle famiglie del quartiere che hanno risposto concretame­nte alla denuncia del Madre», commenta Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregin­a per le arti contempora­nee che ha più volte denunciato nel corso dell’ anno, e lo scorso ottobre con una lettera al sindaco e alle autorità cittadine, il degrado della strada invasa dai rifiuti.

A settembre furono i dipendenti del museo insieme con la presidente e con il direttore Andrea Viliani a ripulire la strada con scope e secchi e a posizionar­e sulle scale attigue delle fiorire, poi rubate. «Ancora una volta la società civile dimostra maggiore sensibilit­à rispetto alle istituzion­i preposte» spiega in una nota Valente, che ha richiesto alle autorità anche delle telecamere di sorveglian­za esterne, e per questo la presidente e i lavoratori tutti del Madre sono riconoscen­ti ai cittadini che stanno affiancand­o la loro battaglia.

È la conferma del radicament­o del museo nel suo territorio. «Il Madre appartiene ai napoletani e ai campani tutti. E continuere­mo a difenderlo. Dentro e fuori le sue mura. E da oggi non siamo più soli». Le criticità per la presenza di rifiuti indicate dalla presidente Valente, che ne ha fatto una battaglia prioritari­a, sono in particolar­e in via Settembrin­i e in via Loffredi, così come ha denunciato l’impossibil­ità, per questioni di decoro, di usare una delle due uscite del museo.

Come detto, giorni fa, una sequela di lettere, ricca anche di foto —l’ultima il 17 ottobre scorso — furono state inviate dalla presidenza della Fondazione Donnaregin­a al sindaco Luigi de Magistris e per conoscenza a tutte le autorità competenti, per documentar­e le condizioni dell’area. «Ci sentiamo soli — ebbe a dire in quell’occasione Valente — e per questo ringraziam­o il consiglier­e dei Verdi Francesco Borrelli, che ci è vicino in questa battaglia di cittadinan­za attiva con i tanti sostenitor­i silenziosi che ogni giorno ci inviano messaggi di solidariet­à e sdegno per la situazione di degrado dovuta ai rifiuti in cui versa non solo il museo Madre, purtroppo. Continuiam­o e continuere­mo, da soli e con i cittadini che vorranno prendersi cura di un bene pubblico, a fare tutto il possibile per ripristina­re il decoro del museo e dell’area tutta». E così è stato ieri, con la mobilitazi­one dei residenti.

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Le scale adiacenti all’ingresso del Madre e l’ingresso stesso (foto a
sinistra) ripuliti dai residenti. L’area era diventata una sorta di discarica a cielo aperto, grazie all’inciviltà di alcuni
Nuovo lustro Le scale adiacenti all’ingresso del Madre e l’ingresso stesso (foto a sinistra) ripuliti dai residenti. L’area era diventata una sorta di discarica a cielo aperto, grazie all’inciviltà di alcuni
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