Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Precari della sanità, i sindacati chiedono l’intesa
Cgil, Cisl e Uil scrivono al governatore: incontro ad horas per risolvere la vertenza
NAPOLI Con una lettera a firma dei segretari generali Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati, Cgil, Cisl e Uil della Campania chiedono al presidente della Regione De Luca un incontro ad horas per aprire un confronto politico sulla vertenza precari della sanità, acuitasi ulteriormente nei giorni scorsi dopo i licenziamenti di lavoratori impiegati da molti anni con contratti a tempo determinato ed in somministrazione, nonostante l’oggettiva carenza degli organici e le criticità spaventose esistenti in molte strutture ospedaliere, a partire dal Cardarelli. I sindacati sottolineano che il servizio sanitario regionale non è in grado di «sopportare un ulteriore deficit di professionalità infermieristiche, mediche e socio-assistenziali» che non solo accentuerebbe le già note difficoltà esistenti, ma »procurerebbe allarme tra gli stessi utenti che si rivalgono anche con violente aggressioni proprio sui lavoratori del settore, come conferma la triste cronaca dell’ultimo periodo».
Cgil, Cisl e Uil chiedono in particolare 3 cose: in linea con l’intesa unitaria raggiunta a febbraio scorso, procedere al completamento delle assunzioni già autorizzate, attraverso lo scorrimento delle graduatorie degli idonei; avviare nuove procedure concorsuali riservate con adeguate premialità in favore delle professionalità maturate in questi anni, mantenendo contemporaneamente in servizio il personale precario almeno fino al 31 dicembre prossimo a garanzia dei livelli essenziali di assistenza; riattivare il tavolo sui precari per un confronto serrato sulle tematiche definite nello scorso settembre. Questo consentirebbe – scrivono nella missiva a De Luca – «sia di mettere in campo un’azione sociale a tutela di migliaia di lavoratori che per anni hanno sopperito al blocco del turn over sia di disporre del tempo necessario per le verifiche in corso rispetto alla richiesta di modifica della legge Madia, esigenza già posta dal sindacato confederale nazionale». L’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è scongiurare gravi tensioni sociali. Per farlo, c’è una sola strada: «Pervenire ad una intesa, come avvenuto in Calabria, con il commissario ad acta sul precariato».
La vicenda si trascina ormai da diverso tempo, e in varie sedi. A partire da quella giudiziaria. La sezione lavoro del Tribunale di Napoli, con apposita sentenza dell’estate scorsa, stabilì che i periodi di lavoro svolti in somministrazione presso strutture pubbliche sono utili ai fini della maturazione del requisito di anzianità per partecipare ai concorsi. Ma non è successo niente. Il 19 ottobre scorso c’è stata anche una mobilitazione a Palazzo Santa Lucia indetta dalle federazioni di categoria. Ma a tutt’oggi nulla si è mosso.