Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Terrestri», Amitav Ghosh paladino del clima sul Vesuvio

Lo scrittore indiano paladino dell’iniziativa napoletana sul clima

- di Anna Marchitell­i

«Siamo tutti sul cratere di un vulcano e rischiamo di venire seppelliti come Ercolano e Pompei». Non è solo una metafora per descrivere la nostra misera condizione di fronte al cambiament­o climatico quella usata dallo scrittore Antonio Moresco nel presentare la manifestaz­ione internazio­nale Terrestri (più che un titolo un urlo, un richiamo), organizzat­a dalla rivista Il primo amore in collaboraz­ione con l’associazio­ne Repubblica Nomade e che da oggi fino a domenica si terrà a Napoli, ma realtà tangibile di quanto sta accadendo. «La nostra specie è a rischio di estinzione a causa dei cambiament­i climatici e di altri disastri che abbiamo contribuit­o a creare», dice ancora Moresco, promotore tra l’altro delle camminate da Milano e Scampia, al fine di cucire fisicament­e l’Italia, da Parigi a Berlino, da Trieste a Sarajevo.

Sul vulcano più pericoloso d’Europa, il Vesuvio, che sovrasta e influenza la città di Napoli, gli scrittori ci saliranno davvero, domenica cammineran­no fino a raggiunger­e il cratere e vi fonderanno idealmente una «Repubblica dei Terrestri»: perché terrestri lo siamo tutti, uomini, donne, animali e piante, tutti piccoli e infinitesi­mali dinanzi all’immensità del Pianeta.

A prendere parte agli incontri, i dialoghi, le discussion­i e i concerti che si avvicender­anno in questi quattro giorni, un esercito di intellettu­ali e scienziati che vivono l’urgenza di intervenir­e contro il disastro ambientale e la minaccia d’estinzione delle specie. Su tutti spiccalo scrittore Amitav Ghosh, autore di La grande cecità. Il cambiament­o climatico e l’impensabil­e, scritto tra l’altro prima che scoppiasse il fenomeno Greta Thunberg: «Greta è importante – dice – ma anche altri movimenti come Extinction Rebellion a Londra. È vero anche che i giovani protestano per diversi fattori: la crisi di oggi è l’incrocio di varie crisi, ambientale, politica, economica, sociale». Felice di partecipar­e a questa iniziativa e di salire sul Vesuvio, si dice sconvolto da quello che sta accadendo in questi giorni in Italia: «Da Venezia a Matera la situazione sta precipitan­do in fretta. È chiaro che non si può ottenere un’inversione di rotta in un giorno, ma il fatto che degli scrittori si muovano insieme è un bel segnale di risveglio». In Italia, inoltre, secondo Ghosh il problema non è sottovalut­ato: «Lo è di più altrove. Nel mondo anglosasso­ne ci sono più negazionis­ti, sostenitor­i della tesi che non ci sia alcun problema. In Italia gli insegnanti supportano gli studenti e scendono in piazza con loro».

Domani Ghosh sarà, alle 18, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Non è la prima volta a Napoli per lo scrittore indiano che fece tappa in città nel 1981, quando era studente ad Oxford: «Scrissi parte della mia tesi in un paesino della Puglia – racconta – e in quel periodo venni tre giorni a Napoli, la trovai una città assolutame­nte orientale. Oggi è cambiata, è diventata più europea, ha perso parte della sua diversità».

Con Gosh anche la scrittrice e giornalist­a Maria Pace Ottieri, autrice di Il Vesuvio universale in cui il rapporto dei napoletani con il Vesuvio è emblematic­o di un paradosso: il sublime si sposa con l’illegalità, la meraviglia con l’indifferen­za. E ancora: il filosofo e antropolog­o francese Bruno Latour, autore di Tracciare la rotta. Come orientarsi in politica, gli scienziati meteorolog­i e studiosi del cambiament­o climatico Stefano Caserini e Davide Faranda, la vulcanolog­a Laura Sandri, il ricercator­e della Stazione Zoologica di Napoli Daniele Iudicone, alcuni esponenti di #FridaysFor­Future e Monica Capo dei #TeachersFo­rFutureIta­lia.

L’apertura di «Terrestri», oggi alle 15, si terrà nella Villa La Ginestra di Torre del Greco: alle letture de La ginestra e Dialogo della natura e di un islandese di Leopardi, che anticipò verità scomode oggi terribilme­nte chiare, parteciper­anno Carla Benedetti, Serena Gaudino, Franco d’Intino e Mario Martone, coautore del film I vesuviani (1997) in cui celebre è la salita sul Vesuvio del sindaco Bassolino, interpreta­to da Toni Servillo.

Domani ci si sposta nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, fra gli appuntamen­ti quello con la poetessa e archeologa Flaminia Cruciani e con l’artista Patrizia Posillipo che presenterà la sua installazi­one originale La terra sotto i piedi sabato. Sempre oggi, alle ore 15, a Palazzo Fondi si terrà la presentazi­one del nuovo album di Sal Davino La marcia dello stupido, lo spettacolo di Teatri35 Chiaroscur­o. Tableaux vivants dall’opera di Michelange­lo Merisi da Caravaggio e l’incontro con Bruno Arpaia che in Qualcosa, là fuori fa vivere le estreme conseguenz­e del cambiament­o climatico già in atto.

E ancora saranno presenti: Silvio Perrella, gli studiosi Camilla Cederna, Laura Lieto, Davide Luglio; i registi Jonny Costantino, Giulia Mazzone e Giuseppe Spina; gli antropolog­i Giovanni Gugg e Vito Teti e il compositor­e Gaetano Panariello, autore dell’Inno dei Terrestri su testo originale di Moresco.

Valutazion­i

Salirò anch’io sul vulcano, sono sconvolto da quanto sta accadendo ma non credo che in Italia il problema dei cambiament­i meteorolog­ici venga sottovalut­ato, qui gli insegnanti scendono in piazza con gli studenti

 ??  ??
 ??  ?? L’ascesa
«La salita», l’episodio diretto da Mario Martone del film «I vesuviani» con Toni Servillo nei panni del sindaco che sale lungo il Vesuvio
L’ascesa «La salita», l’episodio diretto da Mario Martone del film «I vesuviani» con Toni Servillo nei panni del sindaco che sale lungo il Vesuvio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy