Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ciarambino e Micillo faranno scouting nella società civile
Nominati referenti dei 5S: mai con De Luca
Prima le liste civiche, poi le alleanze, infine il candidato (in ballo restano sempre i ministri Sergio Costa e Vincenzo Spadafora). Comincia la corsa alle regionali anche del Movimento 5 Stelle. E non sono esclusi colpi di scena. C’è solo una certezza: mai con De Luca. Che non vuol dire mai col Pd, anche se oggi appare sempre più complicato.
Cominciamo dai ruoli chiave: Luigi Di Maio ha scelto i referenti locali e i parlamentari che hanno il compito di organizzare la campagna verso il voto. Il duo, regione per regione, dovrà contattare le liste civiche che entreranno a far parte della eventuale coalizione ed «esplorare» la possibilità di «candidature esterne». In una mail inviata ieri ai parlamentari viene presentata la squadra che si occuperà del dossier nelle Regioni e in Campania saranno la capogruppo Valeria Ciarambino e l’ex sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo. «Ogni referente — si legge — del gruppo regionale avrà il compito di proporre il percorso da seguire per le elezioni (per esempio sondare/ contattare liste civiche con cui fare una eventuale coalizione, redigere il programma che sarà votato online, esplorare la possibilità di candidature esterne, proporre i candidati assessori) che sarà affiancato da un referente del gruppo parlamentare. A loro spetterà il compito di convocare le riunioni per formulare una proposta che sia il più condivisa possibile. Tale proposta deve essere formulata entro il 10 dicembre. Successivamente si apriranno le candidature per le regionarie».
«È una fase in cui serve coraggio e senso di responsabilità — spiega Valeria Ciarambino — per questo faccio un appello alle forze buone e sane della Campania. Vogliamo governare insieme, dateci una mano. Abbiamo passato cinque anni, da soli, a fare opposizione allo strapotere e al malgoverno di De Luca. Ora vogliamo realizzare il nostro programma, vogliamo canalizzare tutte le energie non solo per denunciare ma per cambiare le cose».
«Saremo inclusivi», un aggettivo che segna un cambio di paradigma per i 5Stelle: dall’uno vale uno, all’uno per tutti, tutti per uno. L’ennesimo. Nelle file grilline si parla di due o tre liste civiche che saranno affiancate a quella del Movimento. Possibilmente tematiche: ambiente, sanità, trasporti. Certo è che, rispetto a cinque anni fa e anche solo alle scorse politiche quando in Campania il Movimento ha fatto cappotto, diventando una calamita, ora sembra più difficile la traversata. Anche perché De Luca ha già pronte dalle cinque alle otto liste e anche il centrodestra non sarà da meno. «Abbiamo già collaborato con molti comitati, associazioni — prosegue Ciarambino —, ma ora ci rivolgiamo anche a professionisti, categorie, al mondo della cultura, ai campani che si sono tenuti lontano dalla politica del consenso e delle clientele di questi anni. Chiediamo a tutti di mettersi in gioco e candidarsi». Dunque porte chiuse al Pd? «Abbiamo detto sin dall’inizio che mai e poi mai avremmo risposto alle aperture di De Luca. Certo il Pd potrebbe dimostrare di volersi rinnovare. Ma quando leggo che tutti, segretari compresi, sono appiattiti su De Luca, allora non c’è un’interlocuzione possibile». E il sindaco che ha chiamato in giunta l’ex consigliera 5Stelle Francesca Menna? «La Menna non fa parte del Movimento e non c’è alcun dialogo con il sindaco che, tra l’altro, continua a fare rimpasti solo per una manciata di voti in più».