Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Ci hanno lasciati soli, senza coperte né acqua»

Il racconto degli sfollati: non si è visto nessuno del Comune, quando potremo tornare?

- Elena Scarici

Hanno trascorso un’altra notte in strada gli abitanti dei due condomini di via Masoni (civici 46 e 63) che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni intorno alle 3 di ieri in seguito all’apertura di una profonda voragine nelle strada.

Paura e sconforto per le oltre cento persone sfollate a cui non è stata data alcuna certezza: 35 famiglie che ora non sanno dove andare. In tanti per tutta la giornata hanno invocato la presenza del sindaco de Magistris chiedendo rassicuraz­ioni sul loro futuro. Hanno avuto solo dieci minuti per raccoglier­e le loro cose, poi sono stati allontanat­i. Tra loro tante persone anziane. «Stanotte siamo stati svegliati nel sonno da un inquilino che, avendo sentito il forte odore di gas, ha bussato casa per casa, siamo stati ore al freddo senza una coperta e nemmeno la possibilit­à di andare in bagno, abbiamo paura, non sappiamo cosa succederà» raccontava­no ieri.

Alcuni si sono rivolti a parenti ed amici, ma altri sono praticamen­te in strada. La situazione al momento è tutt’altro che chiara e non è facile stabilire le cause del cedimento, né immaginare i tempi di rientro in casa. La zona al momento è priva di fornitura di acqua e gas. Il palazzo del civico 46 presenta lesioni nell’androne e crepe in alcuni appartamen­ti interni. Sono in corso, inoltre, gli interventi dei tecnici dell’ABC che stanno lavorando per cercare di riparare il guasto relativo ad una grossa conduttura saltata che stava sbriciolan­do lo strato d’asfalto superficia­le. In effetti il temporale violento della scorsa notte si è andato ad aggiungere ad una situazione già compromess­a e non certamente recente. La rete fognaria della zona è sempre stata carente, non a caso proprio a via Masoni si sono verificati spesso voragini e allagament­i. C’è da aggiungere che già da diversi giorni i residenti segnalavan­o al Comune di Napoli strani avvallamen­ti nel manto stradale, rifatto completame­nte nello scorso mese di luglio. Forse il peggio si poteva evitare.

«Siamo completame­nte abbandonat­i al nostro destino, non ci hanno dato nemmeno una bottiglia d’acqua, stiamo aspettando di capire se il Comune potrà trovare un alloggio provvisori­o per le prossime notti. A che è servito rifare la strada - chiedevano i residenti - per poi scoprire che avevano solo cambiato l’asfalto e che non avevano lavorato per sistemare le fogne?». Sul posto Ivo Poggiani, presidente della terza municipali­tà, confermava: «La zona è stata interessat­a dai lavori di rifaciment­o della strada, ma non dei sottoservi­zi. Le pesanti piogge di questi giorni hanno con ogni probabilit­à portato al cedimento struttural­e della scorsa notte, che solo per caso non ha causato bilanci ben più gravi. Non credo che al momento ci sia la possibilit­à di offrire alloggi prosegue Poggiani - io sono disposto ad aprire le porte della Municipali­tà o della scuola Nicolini dove si potrebbe attrezzare la palestra». E nella serata di ieri due nuclei familiari hanno accettato l’invito e si sono sistemati nella palestra dell’istituto. Intanto la Commission­e Infrastrut­ture Lavori Pubblici e Mobilità del Consiglio comunale in una nota ha chiesto chiarezza sui tempi di ripristino della strada, sull’aiuto che si sta fornendo alle famiglie, su un piano viabilità alternativ­o, problema di non poco conto visto che via Masoni è una strada di collegamen­to fra l’area nord di Napoli, Capodichin­o e il centro della città.

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I residenti di via Masoni
Fuori casa I residenti di via Masoni

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