Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Corsa alla presidenza Asìa, quaranta curriculum In pole c’è Maria de Marco
Anm, verso l’ok al concordato preventivo. L’azienda si salverà
Sono una quarantina i curriculum degli aspiranti consiglieri di amministrazione di Asìa pervenuti al Comune. Il bando si è chiuso l’11 novembre scorso. «Il presidente sarà una donna», ha annunciato a sorpresa Luigi de Magistris durante la conferenza stampa in cui presentava la
svolta rosa della sua giunta con l’ennesimo rimpasto di assessori.
Al di là dei nomi, va fatta sicuramente una considerazione visto il numero molto elevato di aspiranti Consiglieri di amministrazione di Asìa, azienda che svolge un compito non facile in una città che ancora stenta a prendere coscienza di quanto si importante la raccolta differenziata. Senza dubbio è segno che una sfida così, perché di autentica sfida si tratta (oltre che di lavoro durissimo con un’azienda per la quale al Comune è stata fatta addirittura una cabina di regia) non fa paura.
Tra i nomi che circolano in queste ore con maggiore insistenza nelle stanze di palazzo San Giacomo c’è quello di Maria de Marco, consigliere circoscrizionale dell’Ottava Municipalità, quella di Scampia, molto attiva nel sociale e molto vicina al sindaco de Magistris, che ne ha sempre riconosciuto le doti politiche sul territorio. Perché i giochi siano fatti è comunque solo questione di ore. Oggi, e comunque non oltre domani, il Cda di Asìa sarà individuato così come il suo presidente.
Al Comune sono stati approfonditi molti aspetti dei candidati ed eventuali incompatibilità tra i curriculum dei aspiranti presidenti e consiglieri con l’incarico in azienda. Anche se nel caso del presidente, qualora non avesse deleghe, non ci sarebbero problemi di compatibilità né per ex assessori né per i consiglieri di Municipalità.
In Asìa sarà sostituita la formula della conduzione aziendale che dall’amministratore unico torna a quella tradizionale del Consiglio di amministrazione, che sarà composto da tre componenti. L’attuale amministratore unico, Francesco Iacotucci, verrà sostituito. Ma non ci sarebbe per lui un recupero nel Consiglio di amministrazione. Mentre uno dei consiglieri dovrebbe essere Daniele Fortini, che già in passato ha fatto l’amministratore unico dell’Asìa nel 2011, quando de Magistris fu eletto, che inizialmente veniva dato come sicuro presidente prima che il sindaco annunciasse a sorpresa che a presiedere il Cda sarebbe stata una donna. Fortini in ogni caso ricopre anche altri incarichi: è collaboratore di Zingaretti alla regione Lazio ed è il presidente dell’azienda dei rifiuti di Pisa. Si tratta in ogni caso di un superesperto nel suo settore che potrebbe fare il consigliere di amministratore con un delega specifica. Dalla Napoli Servizi, dove ha svolto il ruolo di direttore generale, potrebbe far ritorno in Asìa un altro esperto del settore, Ciro Turiello. Mentre un altro nome circolato per un ruolo manageriale è quello di Carlo Lupoli, oggi all’Ato 2.
Intanto in Anm, l’azienda che si occupa della Mobilità cittadina, c’è già chi festeggia. Ieri c’è stata infatti un’udienza in Tribunale con i commissari che hanno dato atto del raggiungimento del maggioranza previste per legge per ottenere il concordato preventivo. E non è stata presentata alcuna opposizione. A questo punto, entro 15-20 giorni il Tribunale dovrebbe emettere il decreto di omologa permettendo così ad Anm di continuare con il piano triennale di rientro accettato dai creditori. Sostanzialmente, però, da ieri l’azienda si può ritenere salva.