Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Calcinacci sui banchi» Ottocento alunni a casa
Mattinata di tensione ieri nell’istituto di Fuorigrotta La protesta dei genitori: «Ora vogliamo garanzie»
Pretendono chiarezza i genitori degli alunni del 63esimo circolo didattico Andrea Doria di Fuorigrotta, vogliono sapere se la scuola che frequentano i loro figli è sicura.
Ieri mattina, esasperati dell’ennesima caduta di calcinacci che si è verificata per le infiltrazioni provocate dalle abbondanti piogge, hanno preferito lasciare i bimbi a casa e protestare davanti all’ingresso dell’istituto. Una iniziativa così decisa che si è risolta con l’arrivo della polizia. «In classe piove e cade intonaco — raccontava una mamma — i bambini hanno fatto lezione in corridoio. Siamo preoccupati per i nostri figli, non vorremmo che ci scappasse il morto». Per questo, ieri mattina, il rappresentante di circolo Romolo Piscitelli, insieme ad una delegazione di rappresentanti di classe, ha chiesto in segreteria di proto-collare una richiesta di verifica di agibilità. Netto il rifiuto da parte della dirigente Matilde Iannone, che non li ha nemmeno ricevuti. Esasperati, si sono rivolti alla polizia. Due pattuglie del vicino commissariato San Paolo sono accorse sul posto. «Abbiamo chiamato gli agenti — raccontava Piscitelli — perché in segreteria non volevano farmi protocollare la richiesta per la visione di tutti i documenti prodotti per la sicurezza della scuola». Nel pomeriggio, poi, l’intervento dei Vigili del Fuoco che non hanno ritenuto di interdire altre aule dell’istituto «non avendo trovato difformità rispetto alla situazione precedente». Sul posto anche l’ingegnere del Comune Valerio Manzi che ha sostenuto che è tutto in sicurezza e assicurato che entro due giorni verranno i tecnici per il ripristino dell’impianto elettrico così da assicurare la luce nelle aule in cui mancava; entro 10 giorni, è stato inoltre garantito, saranno effettuati gli interventi di somma urgenza, tra cui il ripristino di tre aule inagibili. Ma i genitori, che oggi manderanno i figli a scuola, non sono intenzionati ad indietreggiare. L’Andrea Doria, istituto comprensivo con 800 alunni, tra primaria e infanzia, ex fiore all’occhiello del quartiere, versa in condizioni precarie da tempo: palestra inagibile da anni, cortile interdetto, settore C destinato alle classi dell’infanzia al collasso per deficienze delche l’impianto fognario. A ciò va aggiunto l’incomunicabilità con la dirigente scolastica. «Noi chiediamo che ci metta la faccia – hanno aggiunto i genitori – ma siamo pronti a collaborare e a protestare, se necessario». Tra i lavori di massima urgenza ci sono anle coperture, per le quali sembrerebbe essere in corso la gara di appalto per il ripristino dei solai di tutto l’istituto, cosa che permetterà di non avere nuove infiltrazioni d’acqua quando piove. Resta anche il nodo della palestra, chiusa da 12 anni, il cui ripristino potrebbe essere funzionale sia agli studenti che ad altre associazioni del quartiere. «È un peccato vedere l’Andrea Doria in queste condizioni — ha sottolineato Piscitelli — in quanto punto di riferimento per il territorio. Noi chiediamo il diritto allo studio per i nostri figli e il ripristino immediato delle tre aule inagibili».
Intanto oggi pomeriggio una delegazione di genitori porterà un dossier alla viceministra Anna Ascani che è in città, all’Augusto Righi, per partecipare ad un convegno sulla sicurezza nelle scuole cui prenderanno parte anche l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini e il direttore scolastico regionale, Luisa Franzese, mentre in istituto si terrà una riunione urgente del consiglio di circolo per discutere dell’emergenza.
Una mamma
«In classe piove e cade intonaco, i bambini fanno lezione nei corridoi. Ora basta»