Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ma la sinistra lo ha mollato
NAPOLI Un documento in politichese, ma che almeno fa un po’ di chiarezza a sinistra. Articolo 1 (nazionale, regionale e metropolitano) prende le distanze da Luigi de Magistris e chiede a Pd e Movimento 5 Stelle, alle forze riformiste e progressiste, di dare a Napoli una nuova prospettiva politica. S’intitola «Una svolta per Napoli», appunto.
Preambolo lunghissimo con toni anche assai gravi («mentre in città soffiano venti insidiosi di autoritarismo e razzismo»), per poi passare alle critiche a cominciare da «una dialettica improduttiva tra Comune e Regione». E poi: «La natura della crisi dell’esperienza de Magistris, prima ancora che da ricercare sul terreno dell’inadeguatezza di una parte della classe dirigente chiamata a governare la città, si fonda su un limite di natura tutto politico: le ambiguità politiche nazionali del progetto di demA, sostanzialmente avverso nello stesso tempo al centrosinistra e al M5S, la collocazione oscillante dentro un nuovo schieramento democratico, un municipalismo autonomista slegato dai campi politici alternativi che si confrontano nello spazio pubblico del Paese».
Per non parlare del rimpasto che desta «perplessità politiche». In soldoni «in questo modo Napoli non è messa nelle condizioni di fare passi in avanti». Il partito di Bersani che in consiglio comunale ha un suo rappresentante, Mario Coppeto che è anche capogruppo di Napoli in Comune si dice contrario alla mozione di sfiducia dell’opposizione che «nella sua comprensibile ispirazione liberatoria, nasconde una insidia peggiore del male che vuole curare: favorisce la destra». Insomma è una mossa irresponsabile. Ma la notizia, come in ogni documento che si rispetti, è alla fine: «Articolo Uno vuole contribuire con umiltà, insieme a tante altre forze, a provare a costruire un disegno importante di ricomposizione civica e a determinare le condizioni politiche di una svolta amministrativa e di una nuova prospettiva politica per la città». Con chi? «Cogliamo questo passaggio politico che attraversa la città, insieme al Pd e al M5S, ai diversi soggetti della sinistra riformista, popolare, civica, alle donne, ai movimenti giovanili, alle forze intellettuali e sociali, per rilanciare un dibattito di prospettiva e di merito, ricercare nuove convergenze, e costruire nella città di Napoli un campo largo con un nuovo progetto politico di progresso e di chiara alternativa alla destra, facendo vivere nella nostra realtà locale l’intesa che si è costruita sul piano nazionale». Leggasi: prove ufficiali di dopo de Magistris.