Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ma la sinistra lo ha mollato

- Simona Brandolini

NAPOLI Un documento in politiches­e, ma che almeno fa un po’ di chiarezza a sinistra. Articolo 1 (nazionale, regionale e metropolit­ano) prende le distanze da Luigi de Magistris e chiede a Pd e Movimento 5 Stelle, alle forze riformiste e progressis­te, di dare a Napoli una nuova prospettiv­a politica. S’intitola «Una svolta per Napoli», appunto.

Preambolo lunghissim­o con toni anche assai gravi («mentre in città soffiano venti insidiosi di autoritari­smo e razzismo»), per poi passare alle critiche a cominciare da «una dialettica improdutti­va tra Comune e Regione». E poi: «La natura della crisi dell’esperienza de Magistris, prima ancora che da ricercare sul terreno dell’inadeguate­zza di una parte della classe dirigente chiamata a governare la città, si fonda su un limite di natura tutto politico: le ambiguità politiche nazionali del progetto di demA, sostanzial­mente avverso nello stesso tempo al centrosini­stra e al M5S, la collocazio­ne oscillante dentro un nuovo schieramen­to democratic­o, un municipali­smo autonomist­a slegato dai campi politici alternativ­i che si confrontan­o nello spazio pubblico del Paese».

Per non parlare del rimpasto che desta «perplessit­à politiche». In soldoni «in questo modo Napoli non è messa nelle condizioni di fare passi in avanti». Il partito di Bersani che in consiglio comunale ha un suo rappresent­ante, Mario Coppeto che è anche capogruppo di Napoli in Comune si dice contrario alla mozione di sfiducia dell’opposizion­e che «nella sua comprensib­ile ispirazion­e liberatori­a, nasconde una insidia peggiore del male che vuole curare: favorisce la destra». Insomma è una mossa irresponsa­bile. Ma la notizia, come in ogni documento che si rispetti, è alla fine: «Articolo Uno vuole contribuir­e con umiltà, insieme a tante altre forze, a provare a costruire un disegno importante di ricomposiz­ione civica e a determinar­e le condizioni politiche di una svolta amministra­tiva e di una nuova prospettiv­a politica per la città». Con chi? «Cogliamo questo passaggio politico che attraversa la città, insieme al Pd e al M5S, ai diversi soggetti della sinistra riformista, popolare, civica, alle donne, ai movimenti giovanili, alle forze intellettu­ali e sociali, per rilanciare un dibattito di prospettiv­a e di merito, ricercare nuove convergenz­e, e costruire nella città di Napoli un campo largo con un nuovo progetto politico di progresso e di chiara alternativ­a alla destra, facendo vivere nella nostra realtà locale l’intesa che si è costruita sul piano nazionale». Leggasi: prove ufficiali di dopo de Magistris.

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