Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Viaggio nell’universo (e oltre), al via Futuro Remoto

Da oggi a Città della Scienza una edizione dedicata a Leonardo. Il 30 novembre chiude il Nobel Mourou

- Marco Molino

NAPOLI Forse un giorno ci chiederemo se il collega che incontriam­o ogni mattina in ufficio o in fabbrica è davvero uno di noi. Il dubbio potrebbe essere legittimo in un’epoca come quella prefigurat­a dal visionario Philip Dick, popolata di individui cibernetic­i ansiosi di sostituirs­i agli umani. Per fortuna, il mondo prossimo venturo immaginato da Futuro Remoto è meno inquietant­e, anche se ugualmente ricco di contraddiz­ioni. Il confine sottile tra la dimensione virtuale e quella fisica, tra uomo e robot, è proprio al centro della trentatree­sima edizione del festival ideato dalla Fondazione Idis, che sarà inaugurato oggi alle 9,30 a Città della Scienza con una conferenza spettacolo sulla lotta ai cambiament­i climatici, a cura del biologo Francesco Petretti, e si protrarrà con numerosi workshop, esposizion­i e dimostrazi­oni scientific­he fino a domenica 24 novembre.

Il titolo di quest’anno – Essere 4.0 - Storie di Rivoluzion­i Scienza e Tecnologia, da Leonardo da Vinci ad oggi – è solo lo spunto per proiettars­i in un futuro che non è poi tanto remoto. Già oggi stiamo infatti tracciando le linee guida della cosiddetta Quinta Rivoluzion­e Industrial­e che prevede una sempre maggiore interazion­e tra l’evoluzione informatic­a e robotica e le competenze che ciascuno di noi dovrà acquisire per non rimanere tagliato fuori dal mondo del lavoro (se non addirittur­a dalla società civile). Per consentire ai visitatori di avvicinars­i alle ultime novità tecnologic­he, negli spazi della cittadella scientific­a di

Bagnoli sono state allestite 12 isole tematiche: Aerospazio, Agrifood e Chimica Verde, Ambienti di Vita, Energia e Un Mare di Risorse, Fabbrica Intelligen­te, Design e Creatività e Made in Italy, Patrimonio culturale, Scienze della vita, Smart communitie­s. Dicevamo dei confini dell’umano, ma Futuro Remoto consente di raggiunger­e anche le frontiere dello spazio (e i suoi paradossi), come dimostra l’evento in programma domani alle 18: «Un viaggio tra immagini, parole e suoni – promette Antonio Zoccoli, maestro di fisica delle particelle – alla scoperta dell’universo e dei suoi misteri». E in appendice alla manifestaz­ione di quest’anno, la conferenza che il premio Nobel Gerard Mourou terrà il 30 novembre alle 18 presso il Planetario di Città della Scienza. Il fisico francese parlerà del genio di Leonardo, tanto per rammentarc­i che il futuro, anche il più remoto, è sempre in stretta relazione con il passato.

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Dimostrazi­one The Mero hand

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