Corriere del Mezzogiorno (Campania)
PIRANDELLO «TORNA» AL NAPOLETANO
Al Nest in scena «Il berretto a sonagli» nella traduzione di Francesco Niccolini La vicenda del noto tradimento spostata nella Campania degli anni Cinquanta Il protagonista Adriano Pantaleo: «È venuta fuori una lingua delle due Sicilie»
Ecosì, grazie alla compagnia del Nest, Pirandello ritorna a parlare napoletano. Ci aveva pensato già Eduardo nel 1936 traducendo, su suggerimento dello stesso autore agrigentino, «Il berretto a sonagli» nell’idioma di Partenope. Ci riprovano oggi i ragazzi di San Giovanni, dopo aver messo in scena con Martone «Il sindaco del Rione Sanità», poi trasformato in film, affidando la versione vesuviana del testo e il suo adattamento a Francesco Niccolini che ha aggiunto il sottotitolo «‘A nomme ‘e Dio».
Anteprima alle 21 nella sala di via Martirano (dove resterà in scena fino a domenica), con un allestimento che parte dalla versione iniziale scritta in siciliano, «’A birritta ccu ‘i ciancianeddi» scritta per l’attore Angelo Musco, poi successivamente modificata dallo stesso Pirandello in italiano. «Abbiamo scelto quella versione – spiega Adriano Pantaleo, che interpreterà uno dei vari Ciampa previsti dalla regia di Giuseppe Miale di Mauro – e abbiamo ovviamente tenuto conto anche dell’edizione di Eduardo come guida, pur essendo quella di Niccolini molto diversa, per lo spostamento in un paese campano agli anni ’50, per il mantenimento di alcune parole siciliane difficilmente traducibili e per l’accentuazione protofemminista del personaggio di Beatrice. Ne è venuto fuori una sorta di linpunto gua delle due Sicilie, con netta prevalenza di un napoletano del primo Novecento, che è piaciuto anche a Sambuca in provincia di Agrigento, dove lo spettacolo ha debuttato la settimana scorsa».
La trama è nota: Beatrice scopre che il marito, un alto funzionario, la tradisce con la moglie del suo segretario Ciampa. Vorrebbe a questo denunciare il fatto, ma per il quieto vivere e il buon nome delle due famiglie sarà lo stesso tradito a ideare uno stratagemma per mettere tutto a tacere. Con Pantaleo, Valentina Acca (Beatrice), Mario Cangiano e Giuseppe Gaudino, che ruoteranno in più ruoli, maschili e femminili.