Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sit-in ex Lsu e sciopero dell’Anm Traffico paralizzato e polemiche
Un manipolo di ex lsu tiene in scacco la città. Oggi nuova protesta
Pochi Lsu hanno tenuto ieri in scacco una intera città. Sono saliti sui piloni del «fungo» di via Marina e rovesciando spazzatura in strada, paralizzando il traffico. Pomeriggio e serata da incubo per migliaia di automobilisti napoletani costretti a rinunciare ad appuntamenti e impegni lavorativi e familiari per le lunghe attese a cui sono stati obbligati dal blocco stradale messo in atto da qualche centinaio di manifestanti. Paralisi fino a sera e addirittura il presidente della commissione traffico Simeone si è messo a dirigere il traffico ai Cavalli di Bronzo. Disagi per lo sciopero dell’Anm.
Sono saliti sui piloni del «fungo» di via Marina e hanno rovesciato spazzatura in strada, paralizzando il traffico. Pomeriggio e serata da incubo per migliaia di automobilisti napoletani costretti a rinunciare ad appuntamenti e impegni lavorativi e familiari per le lunghe attese a cui sono stati obbligati dal blocco stradale messo in atto da qualche centinaio di manifestanti. A scendere in piazza i lavoratori della Manital idea, azienda piemontese che gestisce i servizi di pulizia nella maggioranza delle scuole cittadine e che da diversi mesi, secondo i dimostranti, non paga i suoi dipendenti.
«Siamo stati costretti dalla disperazione a compiere questo gesto - ha spiegato Rubina Vincolo - perché da luglio non percepiamo lo stipendio. Siamo arrivati ad oggi nella speranza che ci pagassero, ma purtroppo tutte le promesse che ci hanno fatto sono state disattese. Ci avevano proposto anche un pagamento con la surroga, ma anche questo è saltato quindi noi siamo veramente disperati. Solo dopo aver attuato il blocco stradaleha proseguito la donna – e aver creato disagi in città siamo stati convocati dal prefetto. Abbiamo deciso di occupare pacificamente anche alcune stanze dell’Ufficio Scolastico
regionale, perché aspettiamo risposte anche dalla dottoressa Luisa Franzese. Siamo circa 3000 persone che operano in diversi istituti scolastici cittadini e che non vedono lo straccio di un soldo da luglio. Siamo disperati, vogliamo ciò che ci spetta di diritto, chiediamo solo di essere pagati per il lavoro che abbiamo svolto e che svolgiamo quotidianamente».
Anche per la giornata di oggi i lavoratori della Manital idea hanno annunciato un corteo con partenza da piazza Garibaldi: «Non ci fermeremo finché non riceveremo il pagamento dei nostri stipendi dicono - e molti di noi hanno deciso di incrociare le braccia e di non lavorare fino a che la situazione non si sbloccherà». Alla base della protesta, oltre ai mancati corrispettivi, ci sarebbe anche il futuro lavorativo di tanti addetti ai servizi di pulizia nelle scuole, in gran parte ex lsu. Qualche giorno fa, infatti, il Miur ha pubblicato il bando per l’internalizzazione, e la relativa assunzione a tempo indeterminato, di circa 11mila ex lavoratori socialmente utili, che finora lavoravano con contratti precari alle dipendenze delle ditte appaltatrici degli stessi servizi. In tutto i posti a disposizione saranno 11.263, circa 4mila in meno rispetto a quelli attualmente in servizio che sono poco più di 16mila.
«La regione che avrà maggiori assunti – spiega Maria Romano, della Cisl scuola Napoli - sarà proprio la Campania, con 2500 internalizzazioni, di cui 1300 solo a Napoli. Da un paio di giorni il bando è stato aperto e fino alla fine del mese c’è la possibilità di partecipare. Naturalmente ci sono una serie di requisiti, tra cui l’aver lavorato negli ultimi 10 anni nelle scuole, essere in possesso di un diploma almeno di terza media e non avere carichi pendenti. Noi ci siamo attivati per dare assistenza a quanti vorranno partecipare, è una grande possibilità che terrà fuori, ahimè, qualcuno».
Dal 1 marzo dovrebbero partire anche i contratti di assunzione diretta e molti lavoratori potrebbero restare fuori per la mancanza di requisiti. Il presidio dei manifestanti è stato rimosso intorno alle 18, quando tra i dimostranti si è diffusa la notizia che un loro collega minacciava di lanciarsi da uno dei piani alti della sede dell’ufficio scolastico regionale, gesto per fortuna non messo in atto. L’assembramento si è spostato di qualche centinaio di metri, liberando, di fatto, gli automobilisti rimasti ostaggio degli ingorghi. Il traffico, in un punto regolato anche dal presidente della Commissione mobilità, Nino Simeone, solo in serata si è normalizzato.