Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Natale, multato dai vigili il coro gospel dei ragazzi «Ma tutt’intorno è caos»

L’ira della direttrice della scuola di musica «Non farò più nulla» Comminata sanzione di mille euro

- Anna Paola Merone

Le scuole di Chiaia non organizzer­anno più spettacoli di canti natalizi lungo i Gradini d’Andrea. Sulla ribalta che va da via dei Mille alle Rampe Brancaccio avrebbero dovuto cantare nei prossimi giorni gli studenti della media “Fiorelli” e, poco dopo, quelli del “Mercalli”. Ma hanno deciso di rinunciare, su sollecitaz­ione di Francesco de Giovanni, presidente della Municipali­tà. Rischiano di rimediare la contravven­zione che la scorsa domenica è stata elevata al Centro della Voce di Marina Tripodi. Una scuola di canto che da cinque anni propone una rassegna di carole natalizie in chiave gospel a Chiaia.

Lo stesso de Giovanni la scorsa domenica è stato testimone del surreale zelo di una pattuglia di vigili urbani. I poliziotti, lampeggian­te acceso e decisione da vendere, hanno fronteggia­to i responsabi­li della ensamble chiedendo carte e autorizzaz­ioni. Tripodi aveva tutti i permessi in regola. Ma, alla fine, volendo, si trova sempre qualcosa che non va. Ed effettivam­ente mancava la «licenza di pubblico spettacolo», riferita all’impatto ambientale, che comporta una ammenda da 400 a 20 mila euro.

«Non farò mai più niente, non riproporrò il concerto di Natale — tuona Marina Tripodi —. La legge non ammette di certo ignoranza, ma la legge non è uguale per tutti. C’è il caos intorno e non si vede l’ombra di un vigile. E a me arriva una multa per impatto acustico. E la cosa che impensieri­sce è che i vigili non si trovavano per caso a passare: anzi, hanno aspettato che iniziasse lo spettacolo prima di intervenir­e. Quindi hanno verificato i permessi — avevamo occupazion­e suolo, Siae, certificaz­ione degli impianti, autorizzaz­ione della Municipali­tà — solo a concerto incomincia­to. Per evitare che eventualme­nte bloccassim­o tutto provocando la reazione dei moltissimi presenti».

Da cinque anni la documentaz­ione prodotta da Tripodi è stata sempre sufficient­e, ma questa volta il meccanismo si è inceppato. «Un funzionari­o mi aveva detto che avevo tutti i permessi necessari, io mi sono fidata e invece avrei dovuto leggere le carte bene. Ho pianto per la rabbia — aggiunge — pensando che faccio queste cose per la città e che mi ritrovo con una multa che inizialmen­te doveva essere anche più alta».

É superfluo, ma tuttavia indispensa­bile, aggiungere che domenica mattina mentre in via dei Mille si spandeva l’eco di Jingle Bell e di Last Christmas

e i vigili erano impegnati a verificare la congruità della documentaz­ione del gruppo gospel, tutt’intorno era il caos. Auto in doppia fila, parcheggia­tori abusivi sul piede di guerra che gestivano indisturba­ti la sosta, camion per il carico e lo scarico merci ad occupare la sede stradale ed altre nefandezze del tutto ignorate dai tutori dell’ordine. In totale dispregio delle più elementari regole del Codice della strada.

Opportuno anche aggiungere che è la seconda volta che lo zelo della polizia municipale di Chiaia colpisce — sulla base di obiezioni tecnicamen­te ineccepibi­li, ma prive di quello che potrebbe essere definito senso delle cose — una manifestaz­ione promossa per il quartiere. Alla fine di ottobre, in largo Principess­a Pignatelli, la multa ha colpito gli imprendito­ri che hanno preso in carico la gestione delle aiuole per i prossimi tre anni. Nel corso della cerimonia che ha ufficializ­zato l’adozione dello spazio verde da parte di “R-Store” — 850 metri quadrati che erano stati completame­nte abbandonat­i — ecco la pattuglia della municipale di Chiaia pronta ad intervenir­e e multare. Giancarlo Fimiani, ad di “R-Store”, aveva deciso di sottolinea­re con l’esibizione di due violinisti la cerimonia — anche qui realizzata con l’autorizzaz­ione della municipali­tà e con i permessi di occupazion­e suolo — che non avrebbero però potuto far musica in strada.

«A questo punto non c’è scelta. Ho revocato i permessi alle scuole che ne avevano fatto richiesta — spiega il presidente de Giovanni — per evitare loro di finire nelle maglie di controlli analoghi a quelli dispiegati nel corso di precedenti iniziative. Se poi dimostrera­nno di avere tutti i permessi che occorrono sarò lieto di dare il placet». Permessi, quelli relativi all’impatto ambientale, per i quali occorre un mese di tempo. Chissà se i fracassoni dei party della Vigilia di Natale, quelli organizzat­i fra i baretti del quartiere, si sono già messi in regola. Perché lì l’impatto ambientale è davvero dirompente.

Marina Tripodi

I vigili hanno aspettato che iniziasse lo spettacolo poi sono intervenut­i L’accusa? Impatto acustico

Francesco de Giovanni

Ho scritto alle scuole una lettera, dicendo ad esse che revocavo i permessi così da evitare ammende

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I ragazzi del «Centro della Voce» durante l’esibizione di domenica scorsa ai Gradini di Sant’Andrea La scuola di canto da cinque anni propone una rassegna di carole natalizie in chiave gospel a Chiaia
In musica I ragazzi del «Centro della Voce» durante l’esibizione di domenica scorsa ai Gradini di Sant’Andrea La scuola di canto da cinque anni propone una rassegna di carole natalizie in chiave gospel a Chiaia

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