Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Notte d’arte saltata, la Cgil con i vigili: pronti a querelare

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI «E’ in corso una mia verifica personale per capire se si è trattato solo di incomprens­ioni, di coincidenz­e, di atti complicati o se invece si poteva evitare alla città, come io ritengo, una figuraccia». Parole del sindaco Luigi de Magistris, che ieri è tornato a parlare della vicenda dei concerti della “Notte d’arte” di sabato scorso in piazza del Gesù e che sono stati bloccati dalla polizia municipale perché mancavano le necessarie autorizzaz­ioni.

Una figuraccia clamorosa perché la manifestaz­ione era stata promossa proprio dal Comune e dalla II Municipali­tà. «Chi ha sbagliato pagherà — ha aggiunto il primo cittadino — perché è stato un fatto grave». I concerti saranno recuperati il prossimo 3 gennaio. Per rimediare a quanto accaduto sabato ed in previsione del nuovo appuntamen­to stanno lavorando insieme, secondo ciò che è trapelato, la II Municipali­tà ed il Comune. Ieri sulla vicenda è intervenut­a anche la Cgil che ha espresso solidariet­à ai caschi bianchi. «Sono stati messi alla gogna — recita un documento inviato dalla Funzione pubblica al sindaco ed al prefetto — per avere svolto il proprio dovere. Pare che la manifestaz­ione non abbia avuto inizio perché mancava l’autorizzaz­ione prevista per il pubblico spettacolo, regolata dall’articolo 68 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Un requisito essenziale per poter precedere all’organizzaz­ione di un evento che coinvolge migliaia di persone in un luogo pubblico».

La Cgil, secondo quanto scritto nel documento, mette a disposizio­ne i suoi uffici legali per querelare «tutti coloro che approfitta­no di questa vicenda per offendere, ingiuriare e diffamare il corpo». Chiede, inoltre, una indagine per capire come sia potuto accadere il cortocircu­ito istituzion­ale di sabato scorso. C’era stata, in effetti, una conferenza dei servizi per pianificar­e l’evento, ma a quanto pare è servita a poco perché pare che in quella sede nessuno, compresi gli esponenti dei vigili urbani, abbia evidenziat­o la mancanza di documenti essenziali per lo svolgiment­o della manifestaz­ione secondo i regolament­i. Nelle stanze del Comune ora c’è chi sussurra perfino che possa essere stata una omissione dolosa e possa essersi consumata una vendetta da parte di alcuni settori della polizia municipale verso l’amministra­zione. Una rappresagl­ia dei caschi bianchi per essere stati costretti alcuni mesi fa a non intervenir­e per bloccare il concerto di Tony Colombo in piazza Plebiscito.

E’ una ipotesi come tante, naturalmen­te, e va presa con il beneficio del dubbio in una storia che presenta ancora molti punti interrogat­ivi.

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