Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vomero-Arenella Il 23 febbraio si vota nel collegio di de Magistris

- Pa. Cu.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha deciso che si terranno il 23 febbraio prossimo le elezioni suppletive per il collegio uninominal­e Campania 7 del Senato per sostituire il senatore M5S, Franco Ortolani, deceduto il 22 novembre scorso. Il governo proporrà quindi questa data al presidente della Repubblica, che indirà con proprio decreto i comizi elettorali.

Sessanta giorni ancora, dunque, poi si andrà al voto per un’elezione che a Napoli è particolar­mente importante. Perché in quel collegio ricadono sia il Vomero che l’Arenella, quartieri-simbolo per il sindaco napoletano de Magistris, perché lì ci abita e perché quello è il suo principale bacino elettorale. Almeno così è stato sia alle Comunali del 2011 che a quelle del 2016. Ecco perché, per il primo cittadino e per Dema, sarà vietato sbagliare, tanto il candidato quanto la campagna elettorale. Perché «Dema ci sarà», questo l’ex pm ha ribadito più volte. Ma non sarà lui il candidato. Il sindaco, infatti, per prender parte alla «partita nazionale» attende che si vada a elezioni politiche, ma non a quelle suppletive. E visto il clima che si respira in questi giorni a Roma, nulla esclude che dopo il voto in Emilia Romagna possa esserci una crisi di governo che, a quel punto, renderebbe inutile l’elezione del 23 febbraio prossimo.

Ma per ora, dopo la decisione del Consiglio dei ministri che ha comunque fissato la data, si ragione rispetto ad un arco temporale di 60 giorni, «ma è chiaro — racconta Enrico Panini, vicesindac­o che è anche il segretario nazionale di Dema — che Luigi de Magistris, come ha detto più volte, non sarà candidato in questa tornata elettorale». Già. Ma allora chi sarà della partita? Chi tasterà il polso di Dema alle suppletive prima del voto per le Regionali di maggio? Di nomi ne circolano diversi: si è fatto quello di Rosario Andreozzi, capogruppo del partito in Consiglio comunale. Si è poi ipotizzato una candidatur­a del vicesindac­o Panini, perché segretario di Dema; così come del fratello del sindaco, Claudio, che Dema l’ha fondata, ma che però non si occupa più del partito. È poi circolato il nome dell’assessore all’ambiente, Raffaele Del Giudice; così come si vocifera di Paolo De Luca, il presidente della Municipali­tà Vomero-Arenella, eletto con Dema ma che recentemen­te ha lasciato il coordiname­nto nazionale perché non contento delle «mancate risposte del Comune» al quartiere di cui presiede il Municipio. Sempre Panini ha parlato di coinvolgim­ento per le suppletive «della società civile. A inizio anno convochere­mo una riunione degli iscritti di Dema per stabilire come fare e chi candidare», è l’idea del vicesindac­o. Che in realtà attende che de Magistris decida se tentare la strada dell’alleanza a sinistra, cosa per ora non condivisa con Pd e 5S, oppure andare comunque da solo per misurarsi e capire davvero quanto valga Dema in città.

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Luigi de Magistris non sarà candidato al Vomero ma il suo partito, Dema, dovrebbe schierare comunque un proprio candidato alle suppletive
Il sindaco Luigi de Magistris non sarà candidato al Vomero ma il suo partito, Dema, dovrebbe schierare comunque un proprio candidato alle suppletive

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