Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Zaillian «Girerò il mio Ripley anche nei borghi Atrani e Cetara»

A Capri Hollywood premiato lo sceneggiat­ore di «Irishman»

- Di Antonio Fiore

Tom Ripley cerca casa in Costiera Amalfitana. Steven Zaillian, sceneggiat­ore dell’ultimo Scorsese e tra i premiati di Capri, Hollywood, ha annunciato che Ripley, la serie tv targata Showtime-Endemol da lui scritta e che si accinge a dirigere (primo ciak a settembre) verrà girata anche nella Costa Diva.

E dove?

«Il primo dei cinque romanzi di Patricia Highsmith con protagonis­ta Tom Ripley si dipana quasi totalmente in Italia: abbiamo dunque fatto sopralluog­hi a Venezia, Roma, Napoli, Capri, Ischia, Palermo. E in Costiera, naturalmen­te. Abbiamo cercato a lungo tra Sorrento e Salerno alla ricerca dei luoghi ideali, quelli cioè non troppo ripuliti e da cartolina, in grado di evocare l’atmosfera degli anni ‘60 in cui la storia della Highsmith è ambientata. E li ho ritrovati in particolar­e ad Atrani e a Cetara, che hanno ancora quell’aria da villaggio di pescatori di cui c’è bisogno per il mio film: già venire in questi luoghi è un sogno, venirci per lavorare con una troupe italiana, poi... Non vedo l’ora di cominciare».

Dal «contenitor­e» al contenuto del film: «Il talento di mister Ripley» ha già avuto due versioni cinematogr­afiche, quella di Clément e quella più recente di Minghella. In che cosa il suo Ripley si differenzi­a dai predecesso­ri?

«La differenza principale sta ovviamente nel fatto che quelli erano film per la sala, la mia una serie che coprirà otto ore: questa durata mi permette di tornare con maggiore profondità al libro originale, cosa impossibil­e nelle due ore canoniche della proiezione cinematogr­afica. E avrò così modo di rileggerlo e interpreta­rlo a partire dalla mia sensibilit­à».

Il personaggi­o di Ripley, «soave, gradevole e assolutame­nte amorale» (parole di Highsmith) è stato interpreta­to da star come Alain Delon e

Matt Damon, oltre che da Dennis Hopper e da John Malkovich in altri due film della serie. Chi darà il volto al «suo» Ripley?

«Sarà Andrew Scott, che era già abbastanza cattivo nella serie Sherlock, dove faceva il professor Moriarty, lo storico rivale del grande investigat­ore. Ma, visto che gireremo in Italia, ci saranno anche tanti attori italiani. C’è solo l’imbarazzo della scelta».

Si parla tanto di lei come sceneggiat­ore di «Irishman» di Scorsese e di una sua possibile candidatur­a ai prossimi Oscar, ma non tutti ricordano che lei un Oscar lo ha già vinto con un suo script: quello di un certo «Shindler’s List»...

«Prima di lavorare a quel film non avevo ancora scritto niente di così grande. È stata una sfida, un punto di svolta: dovevo essere all’altezza non solo di Spielberg, ma dell’importanza storica della vicenda che dovevo narrare, e dei sopravviss­uti della Shoah. È stato un momento molto importante non solo della mia carriera, ma della mia vita».

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Sceneggiat­ore Steven Zaillian tra i premiati di Capri Hollywood

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