Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Capurro 100, un secolo senza mister ’O sole mio
Napulitanata, tributo all’autore della canzone più famosa
Un secolo fa moriva il poeta Giovanni Capurro, lasciando in eredità al mondo un patrimonio di versi che, solo in forma musicale, conta oltre 200 titoli tra cui spicca quella che è considerata la canzone più famosa al mondo «’O sole mio». Che fu composta nel 1898 con Eduardo Di Capua (autore già di «Maria Mari’» e «I’ te vurria vasa’» con Vincenzo Russo) e Alfredo Mazzucchi.
E stamane, dalle 11.30 in poi, va in scena il tributo «Capurro 100», ideato dalla Fondazione Bideri e promosso con Napulitanata, nell’omonima sala concerto in piazza Museo Nazionale, protagonisti l’ensemble Napulitanata, Francesca Fariello, Gianni Valentino e Ciro Daniele.
Tradotta in tutte le lingue, «’O Sole mio» è stata cantata da tutti (anche da Yuri Gagarin nel primo viaggio nello spazio); dai cantanti lirici ai jazzisti, dagli interpreti napoletani e della melodia classica italiana agli eroi del pop e del rock. La versione ancora più venduta è «It’s now or never» di Elvis Presley (1960) con dieci milioni di copie (derivata da una precedente incisione dell’attore e cantante Tony Martin).
A dare il via alla matinée Daniele con un intervento dedicato alla poetica e alla vita di Capurro. Il collettivo Napulitanata interpreterà «Lili Kangy», «Ammore che gira», «Addo cemette ‘o musso
Margarita» e «Quanno mammeta nun ce sta»: quattro canzoni scelte a rappresentare la produzione musicale di Capurro. E mentre Valentino reciterà «Sfratto ‘e casa» e «Scunferenza», Fariello, accompagnata dal pianista Antonio Gillo, proporrà dal vivo «Buscia» e «L’angelo mio», due canzoni di Capurro letteralmente dimenticate che la Fondazione Bideri ha voluto rilanciare nell’ambito del suo progetto di archeologia musicale. Sarà così presentato in anteprima il 45 giri phygital edition della cantante che le contiene. Esatta riproduzione di un analogo disco in vinile, l’innovativo supporto consente la fruizione in tempo reale dei due brani che possono essere ascoltati semplicemente inquadrando con la fotocamera di uno smartphone i QR code presenti al suo interno.
Un importante progetto di recupero del patrimonio musicale napoletano iniziato settimane fa con la pubblicazione del 45 giri in vinile + Qr code «’O sole mio» (versione piano e voce che ha ripreso il cantopiano pubblicato, per la prima volta, nell’agosto del 1898 su «La tavola rotonda») e «Fronne e rose», capolavoro di Vincenzo Russo qui tornato alla luce, affidato sempre alla voce di Fariello (che ha contribuito anche alle ricerche con l’ideatore e coordinatore del progetto Antonio De Guglielmo) e all’esecuzione di Antonio Gillo. La presentazione del nuovo 45 giri farà da prologo ad un finale corale con l’interpretazione di «‘O sole mio» eseguita da tutti gli artisti intervenuti.