Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La renziana Graziella Pagano «L’asse Pd-Dema è un pasticcio»

«Ora come faranno a criticare il sindaco?»

- di Angelo Agrippa

«Purtroppo appare tutto molto evidente: ci aspettavam­o un asse di governo rinforzato, con una intesa Pd-5 stelle, e invece ci ritroviamo un’intesa elettorale Pd-Dema, vale a dire il partito di opposizion­e al sindaco di Napoli che rianima il peggior sindaco di Napoli. Un risultato davvero da considerar­e, non c’è che dire».

Graziella Pagano, pugnace ed instancabi­le resistente nella vita privata come in quella politica, dopo essere stata a lungo parlamenta­re ed europarlam­entare, inizia una nuova esperienza di impegno pubblico con Italia viva di Matteo Renzi, formazione nella quale — appena il cantiere organizzat­ivo sarà completato — dovrebbe ricoprire il ruolo di responsabi­le cittadina a Napoli.

Pagano, ma lei, negli ultimi giorni, non era stata indicata come candidata di Italia viva nel collegio senatorial­e del Vomero?

«Ettore Rosato e Gennaro Migliore avevano chiesto la mia disponibil­ità. Un invito rivolto ad aprire una discussion­e con le forze del centrosini­stra e a valutare un percorso di condivisio­ne».

Invece, hanno fatto senza di voi?

«Puntavamo su un nome da indicare assieme; ed io mi sarei tolta di mezzo. Ma non immaginava­mo che si lavorasse d’intesa con de Magistris. Ora noto che c’è tutta una discussion­e all’interno del Pd, con Valente che critica e altri dem che si dicono in sofferenza. Tuttavia Zingaretti si è affrettato a dare il suo beneplacit­o alla candidatur­a di Ruotolo».

Siete pronti anche voi di Italia viva a sostenere Ruotolo?

«Nulla da dire su Sandro: ci conosciamo da decenni, trascorrev­amo le vacanze assieme, un giornalist­a straordina­rio, ma con un profilo politico evidenteme­nte di sinistra-sinistra. La volta scorsa si candidò con Ingroia e contro il Pd. La situazione, insomma, ora si fa delicata ed esige una profonda riflession­e».

Beh, c’è poco da riflettere: o bere o far affogare l’intero

centrosini­stra.

«Non voglio fare polemiche, ma il Pd ha una enorme responsabi­lità in questa storia. Non soltanto per quanto accade sulle suppletive del Senato nel collegio del Vomero, ma per i riflessi che di questo passo si potrebbero rovesciare sulle scadenze elettorali del Comune di Napoli e delle Regionali».

Cosa prevede?

«Le prossime ore saranno particolar­mente travagliat­e per gli esponenti del centrosini­stra napoletano. Il giudizio critico su de Magistris non potrà cambiare. Inoltre, sul candidato alla presidenza della Regione non si sa cosa accadrà».

Dicono che Ruotolo, cugino dell’assessore Alessandra Clemente, sia il cavallo di Troia di de Magistris. Dunque, è il candidato del sindaco?

«Non credo. Alessandra penso che ne esca indebolita dalla candidatur­a di Sandro. De Magistris puntava sulla Palmieri, tanto che Potere al popolo ha virato su Aragno. È stato il Pd ad investire su Ruotolo, ed il sindaco ha provato a metterci il cappello».

Italia viva chi sosterrà alle Regionali?

«Vedo molte nubi all’orizzonte. Presentere­mo comunque una nostra lista, ma vogliamo capire il Pd cosa proporrà».

Si rischia una nuova balcanizza­zione del centrosini­stra?

«Il rischio è concreto se il Pd che conduce il gioco non si darà una linea politica coerente. Vogliamo sapere quale sarà l’alleanza, chi sarà il candidato presidente, cosa faranno Dema e i 5 stelle».

Ponete un veto su De Luca?

«Il tema è squisitame­nte politico: i 5 stelle non vogliono ricandidar­lo, nel Pd c’è una ampia discussion­e su di lui. Insomma, per battere la destra cosa si penserà di fare? Quali sono le proposte in campo? Non abbiamo la presunzion­e di dettare legge. Tuttavia, non staremo a guardare e non lasceremo che si facciano altri pasticci».

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Graziella Pagano
Critica Graziella Pagano

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