Corriere del Mezzogiorno (Campania)
IL PATTO CHE AIUTA IL SINDACO
De Magistris è sempre lo stesso, anche se l’accordo con il Pd per le suppletive sembrava restituirgli un’insperata agibilità politica. La candidatura di Ruotolo è utile a concorrere alla conquista del seggio e a garantire così la tenuta del Governo, salvi naturalmente altri eventi come le elezioni in Emilia-Romagna della prossima domenica o le conseguenze del ridimensionamento di Di Maio all’interno del Movimento 5S. Si tratta di una scelta che tiene conto soprattutto del quadro nazionale, ossia dell’esigenza di non indebolire la già risicata maggioranza al Senato, ma che non può non avere anche un significato locale. Da questo punto di vista avevo espresso, ed esprimo, perplessità per il significato politico, e anche estetico, di andare a Palazzo San Giacomo a scegliere il candidato. De Magistris, al di là dei suoi acclarati limiti amministrativi, è espressione di forze che, per vocazione politico-culturale, non vogliono governare, ma fare testimonianza, portando nel dibattito pubblico, da sinistra, un punto di vista alternativo. Sono anticorpi utili, per certi versi fondamentali, all’esercizio del potere, soprattutto in tempi di ordoliberalismo imperante, ma non hanno e non vogliono avere cultura di governo. Basta ricordare che fine fece il secondo governo Prodi nelle mani di Turigliatto & co. Napoli non ha fatto eccezione. Le forze antagoniste sono da quasi dieci anni al potere e non hanno governato niente, limitandosi ad assecondare l’inerzia della città.