Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Psicodramma nei 5 Stelle Ciarambino loda Di Maio Muscarà: mai con i Dem
Regionali, oggi a Pomigliano tutti i consiglieri comunali campani
La capogruppo regionale dei 5 stelle Valeria Ciarambino è la prima a scagliarsi contro i traditori, i pugnalatori alle spalle e i finti sostenitori dell’ultima ora del dimissionario capo politico. E lo fa con l’ardore lirico della pasionaria. «Dedicare al bene comune ogni istante degli anni migliori della propria vita è da eroi. Luigi Di Maio è stato quel faro che ci ha guidato verso il coronamento di un sogno, il motore che ci ha spinti verso il riscatto di un paese troppe volte disilluso. L’uomo che, nel rispetto pieno del suo ruolo di capo politico, si è assunto da solo la responsabilità di ogni scelta, anche di quelle prese di concerto con quanti se ne sono poi lavate le mani e gli hanno voltato le spalle, per poi puntargli il dito contro, e che oggi fingono ipocriti attestati di solidarietà». Altro che estasi mistica e devota contemplazione. Ciarambino si inginocchia dinanzi all’altare dimaiano per poi indicare i reprobi e gli infedeli:« Per non parlare di quelli — continua — che senza assumersi alcuna responsabilità, hanno preferito tramare nell’ombra e sparare contro per distruggere, invece di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme per costruire». Ma con chi ce l’ha? «Basta sfogliare il lungo elenco degli ex amici — spiegano gli esegeti pentastellati — : Lezzi, Nugnes, il ministro Spadafora, Luigi Gallo, Isabella Adinolfi. E l’album delle foto ingiallite potrebbe continuare per molto ancora».
Di Maio lascia la leadership e lo fa prima del turno delle elezioni in Emilia. Ma le Regionali saranno proprio lo spartiacque tra passato e futuro. In Campania, per esempio, non c’è soltanto il nodo dell’alleanza con il Pd da sciogliere (con lo scoglio della ricandidatura di Vincenzo De Luca) ma anche quello del rapporto di collaborazione con Luigi de Magistris e la sua formazione. Una ipotesi contro la quale si schiera (e non soltanto lei) l’agguerrita consigliera regionale del Vomero Marì Muscarà, da sempre ostinata oppositrice del sindaco di Napoli: «PDema, un unico simbolo per due fallimenti. Otto anni di finta opposizione — ha commentato sui social, intervenendo sull’accordo per le suppletive del Vomero — non potevano che portare ad un finto matrimonio riparatore». Ed a chi le ha chiesto di scongiurare che si arrivi ad una alleanza tra M5s, Pd e Dema, Muscarà ha replicato disillusa: «Certo, se avessimo una posizione unica».
Ed è proprio per darsi un indirizzo in vista delle Regionali che sono stati convocati tutti i consiglieri comunali della Campania per oggi pomeriggio alle 18 nello spazio 5 Stelle di Pomigliano d’Arco. Il confronto, «per condividere assieme a voi — recita l’invito — il percorso che ci accompagnerà verso le prossime elezioni», arriva dopo la riunione di martedì sera a Roma, nel corso della quale è stato deliberato di aprire un dialogo con gli alleati di governo.
All’incontro di Pomigliano, promosso dai referenti per le elezioni regionali Valeria Ciarambino e Salvatore Micillo (quest’ultimo vicino al presidente della Camera Roberto Fico e, quindi, favorevole al patto con il Pd) e dai facilitatori regionali Luigi Iovino e Agostino Santillo, «non potranno tassativamente partecipare eventuali accompagnatori». A conferma dell’importanza dell’appuntamento.
Insomma, il passo indietro di Di Maio disvela, inevitabilmente, anche i lividi che oggi segnano i rapporti guasti tra i pentastellati. Ed è per questo che la conta tra chi propugnerà o respingerà il fatale abbraccio con Pd e Dema alle Regionali in Campania rischia, alla fine, di trasformarsi in un drammatico redde rationem.
Ipocriti
«Hanno voltato le spalle a Luigi e oggi fingono solidarietà pelosa»