Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«È una zona difficile ma sta cambiando La reazione è forte»
NAPOLI Don Angelo Berselli, parroco della Basilica di San Giorgio Maggiore a Forcella, vive il territorio tutti i giorni e conosce bene le dinamiche del “suo” quartiere. «Il male - afferma ha meno limiti nell’agire rispetto al bene. Questa parte di Napoli è storicamente difficile, non possiamo pensare di avere la bacchetta magica e di risolvere i problemi in un attimo. Se per anni si è vissuto in un certo modo c’è bisogno di tempo per cambiare le cose e noi lo stiamo facendo».
Come?
«Lavorando con i bambini e iniziando a fare squadra, coinvolgendo gli abitanti in progetti sociali e di educazione».
Ci spieghi meglio.
«Da qualche mese, grazie all’impegno di associazioni e realtà del territorio, si è acceso un riflettore su Forcella. È nata La casa di vetro, un polo educativo per i più piccoli del quartiere, abbiamo iniziato a ospitare i carabinieri nelle nostre chiese e ai nostri incontri per abbattere quel muro che troppo spesso allontana i bambini dalle forze dell’ordine, i commercianti hanno dato vita a un’associazione. Piccoli gesti che per noi hanno un grande valore». Segnali di speranza per il futuro?
«Anche per il presente, che è dei più piccoli, di quelli che un giorno saranno grandi. Ci vuole costanza, impegno e un lavoro sinergico. Se ognuno fa la sua parte riusciremo a limitare il male e le sue continue manifestazioni».
Lei crede basti questo?
«Io ho il dovere di credere e di sperare. Insieme riusciremo a cambiare le cose».
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Se ognuno fa la sua parte riusciamo a limitare ogni forma di male