Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il soprintendente Capone: «Il principe ha ritrovato altri 48 pacchi e un sacco con documenti dal 1200»
Paesaggio che hanno individuato tutti i pezzi del letto a baldacchino che, accuratamente protetti, sono stati trasportati nei depositi a Palazzo Reale e presi in consegna dal soprintendente Luigi La Rocca (che ne è anche il custode giudiziario ndr)».
I 48 scatoloni hanno raggiunto gli altri 93 già consegnati all’Archivio di Stato.
«Sì, con consuete grandi disponibilità e competenza della direttrice Candida Carrino abbiamo ricompattato nella stessa magnifica Sala gentilizia 141 tra casse, scatoloni e sacchi e ricostituito così l’Archivio d’Avalos che lì sarà primus inter pares. È stato emozionante a dispetto dello scetticismo messo in campo da taluni quando è iniziata tutta questa la vicenda. In una città dove spesso si vuole emergere come individualità, c’è stato un lavoro di squadra per il quale il Corriere del Mezzogiorno è stato di grande stimolo, tra uffici ed istituzioni diverse, l’erede, la magistratura e i carabinieri».
Ora parte la seconda fase. «Spolveratura, sanificazione, condizionamento – inserimento in contenitori – e redazione di un elenco di consistenza. Ieri ho inviato una relazione al direttore generale del Mibact Salvatore Nastasi e a quello degli archivi Annamaria Buzzi sulla conclusione dell’operazione. E ho richiesto i fondi necessari alla fase due che dovrà poi essere autorizzata dalla Procura».
E ci sarà una terza fase? «Certo e prevede la redazione dell’inventario analitico della documentazione. Sarò molto attento anche alla valorizzazione: penso a una mostra per rendere fruibile questo patrimonio. Grazie al Corriere, poi, sappiamo che possiamo contare sull’impegno del governatore Vincenzo De Luca che, in un intervento sul quotidiano, ha offerto la disponibilità a digitalizzare l’archivio. Lo ringraziamo sperando di esser pronti per l’estate prossima».