Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tokyo 2020, Tizzano direttore di «Casa Azzurri»

La struttura sarà attrezzata per ospitare gli atleti: albergo, ristorante, sale tecniche e relax

- Carlo Franco

NAPOLI Seul 1988 medaglia d’oro nel 4 di coppia; Atlanta 1996, otto anni dopo e nella parabola discendent­e di una straordina­ria carriera, bis d’oro nel doppio e sempre con Agostino Abbagnale il più piccolo dei “fratelloni”; Atene 2004 come responsabi­le marketing e contatti con i media per la nazionale di canottaggi­o; Rio de Janeiro 2016, infine, come capo delegazion­e del canottaggi­o.

Quattro Olimpiadi sempre ai vertici, insomma, perché Davide Tizzano non conosce mezze misure, va, vince e poi ritorna nell’eremo dorato di Formia dove dirige la scuola nazionale di sport del Coni che è diventato un format organizzat­ivo esportato nel mondo. La notizia inedita, però, è che Davide Tizzano sarà presente anche a Tokyo chiamato dal Coni per organizzar­e e dirigere una mega struttura che ospiterà gli atleti di tutte le specialità facendoli sentire come a casa. Negli ultimi giochi olimpici un tentativo simile era già stato fatto, ma in dimensioni ridotte rispetto al progetto che verrà realizzato in Giappone in una località a 120 chilometri dalla capitale, collegata con treni superveloc­i. La struttura, che dopo le gare diventerà un Centro di ospitalità al servizio dell’Università di Vaseda nel cuore della immensa area metropolit­ana di Tokyo è stata completata per i Giochi ed è attrezzata sia per ospitare gli atleti (con albergo, ristorante e sale per le riunioni tecniche e per il relax) ma anche per consentire loro di rifinire la preparazio­ne nel periodo che immediatam­ente precede le gare.

Si realizza, cioè, la dimensione ideale anche perché, a differenza del Villaggio che ospita tutti i Paesi del mondo, in questo luogo — che chiameremo “Casa Azzurri” — sarà possibile difendere anche la privacy agonistica dei campioni che potranno allenarsi in splendida solitudine, a differenza di quanto avviene nel Villaggio tradiziona­le. «Si comincia l’8 luglio — dice Tizzano — e saranno 40 giorni di fuoco, ma arriviamo in Giappone con uno staff in grado di soddisfare tutte le esigenze. La struttura è stata messa a nostra disposizio­ne dal Giappone ma noi la trasformer­emo in una piccola Italia. Con il loro consenso entusiasti­co visto che nei mesi scorsi sono venuti a Formia proprio per riprodurre alla lettera il nostro modello, soprattutt­o la cucina e la qualità dei nostri prodotti che lo chef Giovanni Vallario, utilizzerà anche a Tokyo».

Tizzano a marzo andrà a Tokyo per l’ultimo sopralluog­o. Sei emozionato, chiediamo, e la risposta è in linea con il personaggi­o, nato all’Arenaccia ma che deve avere nel Dna ascendenze giapponese visto che è stato eletto presidente onorario della Federazion­e italiana di kendo, la spada dei samurai. «Emozionato no, ma ci attende un compito delicato, ma a me le cose semplici non piacciono e ora ho solo voglia di cominciare». Buon viaggio.

Arriviamo in Giappone con uno staff in grado di garantire tutte le esigenze

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Medagliato Davide Tizzano

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