Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’eruzione del Vesuvio in 3D, ecco l’attrazione del Maximall

Via ai lavori del centro commercial­e, sarà pronto nel 2021. Investiti 170 milioni

- dal nostro inviato Gimmo Cuomo

TORRE ANNUNZIATA «I lavori saranno ultimati nell’ultimo trimestre del 2021. Già nel primo anno di attività conteremo 12 milioni di visitatori e registrere­mo un fatturato di 350 milioni di euro. I posti di lavori diretti saranno 1.500». Paolo Negri, ceo di IrgenRe, la società specializz­ata nella progettazi­one e realizzazi­one di centri commercial­i, fondata con il fratello Corrado, prende impegni davanti alla platea affollata di giornalist­i, uomini politici, amministra­tori locali, imprendito­ri del comprensor­io vesuviano, invitati a villa Guarracino di Torre Annunziata proprio per annunciare l’avvio ufficiale della trasformaz­ione dell’area ex Italtubi in una nuova realtà produttiva.

In due anni, mese più, mese meno, il Maximall Pompeii, in territorio oplontino, ma al confine degli Scavi, sarà una realtà. E, come anticipato la scorsa settimana dal Corriere del Mezzogiorn­o, non sarà un centro commercial­e tradiziona­le. «Ma un grande hub — precisa Negri — del turismo, dell’accoglienz­a, della ristorazio­ne e del commercio». I numeri. Centosetta­nta milioni di investimen­ti, in parte coperti direttamen­te dalla società proponente, in parte da istituti bancari. L’area di 200 mila metri quadrati ospiterà un hotel 4 stelle di 135 camere gestito da Marriott, un auditorium di 1.100 posti, un cinema con 8 sale, un teatro e una sala conferenze. Nella galleria commercial­e 200 brand, distribuit­i su due livelli. Fiore all’occhiello una piazza-anfiteatro esterna con una fontana danzante con zampilli che raggiunger­anno i 25 metri di altezza. E poi, una struttura dove i visitatori del parco archeologi­co di Pompei potranno rivivere in dimensione realistica l’eruzione del 79 d.C.

Grande attenzione per l’enogastron­omia, riconosciu­ta come grande attrattore del territorio vesuviano. Il Maximall Pompeii ospiterà 30 punti di ristorazio­ne, affidati a top chef in dimensione bistrot. A disposizio­ne della collettivi­tà un parco verde di 5 ettari e una copertura di 6 mila metri quadrati per fare jogging con vista sul Golfo di Napoli. A curare la progettazi­one dell’hub, secondo criteri di innovazion­e e sostenibil­ità ambientale, lo studio di architettu­ra Design Internatio­nal, rappresent­ato dall’architetto Davide Padoa. Luca Bianchi, direttore Svimez, sottolinea l’unicità dell’iniziativa «nell’ambito dell’Italia meridional­e» che tuttavia, si inserisce «nel filone dell’industria culturale mondiale». Al sindaco di Torre, Vincenzo Ascione, il compito di rappresent­are gli umori «contrastan­ti» della comunità locale. «Da un lato, si accende la speranza di un posto di lavoro, dall’altro ,si registra il timore degli esercenti del centro cittadino per la concorrenz­a del nuovo centro. Il compito della politica è trovare un punto di equilibrio».

Così come compito della politica sarà trovare una risposta agli ex lavoratori del comprensor­io Torrese-stabiese che fuori dalla villa Guarracino manifestan­o pacificame­nte chiedendo di poter essere ammessi alle nuove opportunit­à.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy