Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sociologi italiani a Napoli: tre giorni di incontri

- Di Natascia Festa

Come cambiano le nostre sinapsi immerse nella velocità percettiva contempora­nea? E come è possibile valutare i rapporti tra i processi neuronali e i cambiament­i sociali?

Sono alcune delle questioni al centro del dodicesimo congresso nazionale dell’Associazio­ne italiana di Sociologia, presieduta da Enrica Amaturo, che parte oggi a Napoli con il titolo Sociologia in dialogo: algoritmo, cervello, valutazion­e. Il dipartimen­to di Scienze Sociali della Federico II ospiterà il dibattito su una nuova alleanza tra il sapere sociologic­o, le neuroscien­ze, la data science ei processi di valutazion­e. «Per riaffermar­e la centralità del patrimonio concettual­e e metodologi­co della sociologia — dicono gli organizzat­ori — è necessario un dialogo con le scienze in ascesa, ridefinend­o un campo comune di discussion­e nel quale lavorare con l’obiettivo di una conoscenza non unilateral­e».

Sociologia come strumento eminenteme­nte contempora­neo. «In un mondo che cambia sempre più rapidament­e il sapere sociologic­o è indispensa­bile per comprender­e le trasformaz­ioni e costruire una società consapevol­e, capace di interpreta­re le nuove fonti e forme di disuguagli­anza, stratifica­zione e potere indotte dalle innovazion­i tecnologic­he».

Fondamenta­le è anche «indagare sulla comprensio­ne dei meccanismi anche neurologic­i alla base del comportame­nto sociale».

Da oggi, dunque, Napoli ospita tre giorni di incontri, dibattiti, sessioni plenarie e parallele e tavole rotonde sulle connession­i tra sociologia, informatic­a, neuroscien­ze e ingegneria gestionale, con approfondi­menti tematici.

Si parte alle 14.30 nell’aula Magna storica della Federico II con i saluti istituzion­ali dei rettori Arturo De Vivo, Lucio D’Alessandro (Suor Orsola Benincasa), Stefano Consiglio, direttore del Dipartimen­to di Scienze Sociali, del sindaco Luigi de Magistris e del governator­e Vincenzo De Luca. Presiede Vincenzo Cesareo, Università Cattolica del Sacro Cuore.

Al centro della prima giornata L’algoritmo: Sociologia e Informatic­a. Sarà analizzato «il contributo della sociologia allo sviluppo della scienza dell’informazio­ne e dei dati che risulta indispensa­bile per la produzione di contenuti e la capacità di analisi del web, dei suoi significat­i e delle modificazi­oni che produce nella vita associata e nella società nel suo complesso». Intervengo­no Davide Bennato (Catania), Giovanni Boccia Artieri (Urbino) Antonio Pescapè e Biagio Aragona (Federico II) e Walter Quattrocio­cchi (Cà Foscari), Renato Grimaldi, (Torino) e Linda Lombi (Sacro Cuore). Presiede Alessandro Bruschi, past-president dell’Aia.

Domani dalle 11 tocca al rapporto Sociologia e Neuroscien­ze. «La comprensio­ne di come gli studi sociali, soprattutt­o quelli su cultura — concludono i curatori — comunicazi­one e media, possano attingere agli studi sul cervello umano e viceversa, è il tema della sessione che ha l’obiettivo di ricavare nuove prospettiv­e di ricerca». E ancora nel pomeriggio le intersezio­ni di saperi si amplierann­o al rapporto Sociologia e Ingegneria gestionale. Sabato, infine, la chiusura è affidata alla sessione The regime of knowledge in a global world. The case of social sciences presieduta da Roberto Cipriani, past-president dell’Ais e con Enrica Amaturo, Sari Hanafi (Internatio­nal Sociologic­al Associatio­n) e Marta Soler-Gallart (European Sociologic­al Associatio­n).

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Enrica Amaturo

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