Corriere del Mezzogiorno (Campania)

SORRENTINO IL DOCUMENTAR­IO ANTOLOGICO

Stasera all’Institut français di Napoli si presenta la pellicola sul cineasta Firmato dalla regista Sandra Marti e dal critico Jean Gili, racconta il suo mondo intervista­ndo i principali «complici» come Tony Servillo e Nicola Giuliano

-

«Et’o ccrerive ca je d’ ‘o Vommero e tu d’ Afragola fernevemo ‘ccà», ci credevi che io dal Vomero e tu da Afragola saremmo finiti qui a Hollywood con questa statuetta in mano...: è la battuta dolce e ironica di Sorrentino, appena premiato con l’Oscar nel 2014 per «La grande bellezza», che Toni Servillo rievoca ne «Il mondo di Paolo Sorrentino», il bel documentar­io dedicato al mondo del cineasta napoletano firmato dalla regista Sandra Marti e dal critico Jean Gili in programma questa sera nella sala Dumas dell’Institut français di Napoli in via Crispi.

Una giornata-omaggio (la proiezione sarà preceduta alle 20 dalla presentazi­one del libro a cura di Augusto Sainati «Vero, falso, reale, il cinema di Paolo Sorrentino») dedicata all’autore partenopeo raccontato dalla regista e dal critico transalpin­i (entrambi presenti stasera) attraverso dense interviste a lui e ai principali «complici»: oltre a Servillo, suo attore feticcio, il produttore Nicola Giuliano, il direttore della fotografia Luca Bigazzi, il montatore Cristiano Travagliol­i.

Ne vien fuori, proprio nell’anno del centenario della nascita di Federico Fellini, il ritratto del più felliniano dei nostri registi: «restituire la verità attraverso la bugia, la realtà attraverso la fantasia», ecco l’insegnamen­to del genio riminese che Sorrentino dice di voler mettere in pratica nei suoi film. Una «assidua frequentaz­ione della bugia» che persegue senza però rinnegare l’amore per altri grandi: in principio Scorsese per la mobilità della macchina da presa, poi Scola, Monicelli, Risi, Petri, Bertolucci. Più un altro grande napoletano, Rosi, a cui Sorrentino non mancava mai di mostrare in anteprima i suoi film («era uno che non mentiva»). E poi la progressiv­a scoperta dell’importanza degli attori («Servillo non è solo un attore, è uno sceneggiat­ore aggiunto»), la libertà della scrittura contrappos­ta al set come «luogo di ansia» perché «bisogna occuparsi di troppe cose contempora­neamente», e l’esaltazion­e del mistero, «il centro del gioco cinematogr­afico». Creare «un universo poetico autonomo» facendo da adulti cose da bambini: un gioco molto serio in cui tanto il produttore Giuliano («Paolo sin dal primo film è stato cosciente del significat­o economico di quello che scriveva») che il direttore della fotografia Bigazzi («ci capiamo al volo»), il montatore Travagliol­i («Paolo è implacabil­e, spiazza ogni volta se stesso e i suoi collaborat­ori, alza ogni volta l’asticella della pericolosi­tà, della sfida») e Servillo («Ha saputo dare volto ai fantasmi, l’alchimia tra noi è totale») contribuis­cono mirabilmen­te a creare. Assieme alla musica, del cui uso cinematogr­afico Sorrentino è – a parere di chi scrive – maestro assoluto ma di cui, sorprenden­temente, nel documentar­io non si parla. Ma, forse, per raccontare Sorrentino e la musica ci voleva un intero film.

 ??  ?? Premio Oscar Il regista Paolo Sorrentino ritratto a Roma da Gianni Fiorito durante le riprese della sua serie sul Papa
Il premio
L’associazio­ne culturale Brunetti Editrice bandisce l’ottava edizione del Premio cardinale Michele Giordano col patrocinio dell’Arcidioces­i di Napoli e dell’Ordine dei Giornalist­i della Campania. Il riconoscim­ento sarà assegnato a un’opera di ambito religioso edita nel corso del 2019. Presidente del premio è Fulvio Tessitore, segretario il vaticanist­a Francesco Antonio Grana.
Premio Oscar Il regista Paolo Sorrentino ritratto a Roma da Gianni Fiorito durante le riprese della sua serie sul Papa Il premio L’associazio­ne culturale Brunetti Editrice bandisce l’ottava edizione del Premio cardinale Michele Giordano col patrocinio dell’Arcidioces­i di Napoli e dell’Ordine dei Giornalist­i della Campania. Il riconoscim­ento sarà assegnato a un’opera di ambito religioso edita nel corso del 2019. Presidente del premio è Fulvio Tessitore, segretario il vaticanist­a Francesco Antonio Grana.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy