Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Amori difficili e famiglia per le prime del giovedì
Pièce tra NtS, Galleria Toledo, Tram, Elicantropo e Totò
A teatro amori impossibili, sentimenti contrastati, difficoltà relazionali di coppia ma anche familiari. Il filo rosso lega le prime di stasera a Napoli, a partire dal Nuovo teatro Sanità, dove c’è «Bi - Storie di Obaba», tratto dal racconto «Due fratelli» di Bernardo Atxaga. L’adattamento è di Mario Gelardi e la regia di Emanuele Valenti. Al centro il conflitto tra adolescenza e mondo adulto, tra individuo e comunità, reso più arduo dai segni della diversità.
Dai fratelli alle sorelle, quelle di «Figlie di cagna» di Enrico Basile a Galleria Toledo, adattamento dal «Grande quaderno» della «Trilogia della città di K» di Agota Kristof, con Greta Esposito e Mariasole Di Maio, drammaturgia di Giovanni Chianelli e lo stesso Basile. Due ragazzine lasciate a una nonna egoista e crudele affrontano il dolore, l’abbandono, la fame e l’angoscia, imparando ad anestetizzarsi ai drammi.
All’Elicantropo c’è invece «MisStake» di e con Fabiana Fazio, un monologo fra parole e canzoni che, prendendo spunto dal «Giulietta e Romeo» di Shakespeare, affronta il tema dell’amore e delle sue infinite (im)possibilità. Tema che ritorna anche al Tram con il «Don Giovanni» riletto da Gianmarco Cesario, con le parole di Molière e la musica di Mozart a tempo di flamenco, e affidato a Danilo Rovani ed Enzo Attanasio.
Ma di amore e stratagemmi di conquista si può anche ridere come al Totò con «Don Felice Sciosciammocca e l’elisir d’amore» di Eduardo Scarpetta tratto da «Les draghe d’Hercules» di Maurice Hennequin, col protagonista creatore di pillole che scatenano irrefrenabili attrazioni fisiche. In scena Benedetto Casillo, Patrizia Capuano e Gennaro Morrone.